L'uomo delle stelle
Chi è Paolo Nespoli, l’astronauta e la sua lotta contro un tumore al cervello: “Mi sento alla fine di un tunnel”
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Paolo Nespoli è stato salutato con un lunghissimo applauso alla Italian Tech Week a Torino. È astronauta, ingegnere e militare italiano. È stato tre volte sulla Stazione Spaziale Internazionale. È uno dei simboli degli italiani che studiano e scoprono le stelle. A emozionare – oltre al coinvolgente intervento sulla space economy – la rivelazione dell’astronauta che ha raccontato di essere malato di un tumore al cervello.
“Ho sempre pensato che sarebbe stata una cosa passeggera e che bisognasse portare pazienza, che alla fine di questa cosa sarei tornato come prima. Ora mi rendo conto che forse non tornerò mai come prima, ma credo di avere buone chance di rimettermi a posto“, ha detto in un’intervista a Il Corriere della Sera. Classe 1997, diplomato a Desio al liceo scientifico, ha studiato alla scuola di paracadutismo di Pisa e ha ottenuto un Bachelor of Science in Aerospace Engineering a New York e in Aeronautic and Astronautics al Politecnico della New York University. Si è anche laureato in ingegneria meccanica all’Università degli studi di Firenze. È entrato all’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea nel 1991.
Nei primi anni ’80, e non parlava né l’inglese né era laureato, fu esortato a continuare a lavorare per diventare astronauta dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci e quindi è entrata nel suo romanzo Insciallah come il personaggio di Angelo. In tutto ha passato, nelle tre missioni del 2007, del 2010 e del 2017, 313 giorni, 2 ore e 36 minuti nello spazio.
“Ho cercato di applicare lo stesso metodo che applicavo prima con le cose più difficili, quando mi addestravo – ha raccontato a Il Corriere – Cioè non pensavo che mancava 100 per finire, ma vivevo un giorno alla volta, un pezzettino alla volta, in modo da non lasciarmi spaventare da quello che avevo ancora davanti”. Nespoli ha anche pubblicato un libro, Dall’alto i problemi sembrano più piccoli, edito da Mondadori. È perfino diventato un personaggio di Topolino, Paolo Nexp.
Il suo ultimo volo il 28 novembre dell’anno scorso. Poi una tac alla testa ha scoperto un tumore al cervello: linfoma B cerebrale. “Io mi sento alla fine di un tunnel, guardo avanti e vedo la luce. Non mi aspetto di ritornare normale, ma con la maggior parte della capacità che avevo prima, per continuare a viaggiare, a fare le conferenze, a parlare con i ragazzi, a spronarli a fare l’impossibile. Vedo queste cose nel mio futuro”.
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