L'atleta più decisivo dei "tre leoni"
Chi è Raheem Sterling, l’attaccante dell’Inghilterra che sfiderà l’Italia nella finale di Euro 2020
Il pericolo numero 1 per l’Italia in vista della finale degli Europei di calcio è nato a due passi da Wembley. Raheem Sterling, attaccante di Manchester City, tanto criticato quanto decisivo, è il numero 10 dell’Inghilterra che domenica sera, alle 21:00, nel glorioso e restaurato stadio di Londra, affronterà gli Azzurri nella finale di Euro 2020. È la prima finale in un torneo per gli inglesi dopo 55 anni.
Sterling ha 26 anni. È nato a Kingston, in Giamaica. Un’infanzia tormentata, orribile: quando aveva due anni il padre è stato assassinato. A cinque anni si è trasferito a Londra con la madre, proprio in un quartiere nei pressi dello stadio di Wembley, Brent. Fin da piccolo aveva sempre sognato di giocare in quell’impianto mitico e di segnare un gol: desiderio che ha esaudito nella partita inaugurale del suo Europeo, contro la Croazia. Rete decisiva.
Il suo idolo è sempre stato Paul “Gazza” Gascoigne, funambolo con i piedi ma fuori controllo fuori dal terreno di gioco. Sterling ha una passione per l’atletica e per i videogiochi. Ha cominciato a otto anni nell’Academy del West Ham e a 14 anni era già sulla prima pagina del giornale giamaicano Gleaner descritto come promessa del calcio inglese. Ha giocato nelle giovanili anche del Queens Park Ranger e del Liverpool. Ha esordito in Premier League nel 2012 a 17 anni e 107 giorni, diventando all’epoca il secondo più giovane a esordire con i “Reds”. È stato acquistato dal Manchester City per circa 68 milioni di euro nel luglio del 2015.
Sterling è stato insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo impegno nella lotta al razzismo, tema sul quale si è dibattuto parecchio durante questo mese di competizione per via del gesto del “kneeling”, quello di mettersi in ginocchio prima della partita. Ha marcato tre goal a Euro 2020. È stato decisivo anche in semifinale conquistandosi – con tantissime polemiche – il rigore che ha propiziato il 2 a 1 decisivo segnato da Harry Kane. Giocatore velocissimo, abile nel dribbling, è criticato per la sua evanescenza in fase realizzativa. Il sogno di Wembley se l’era fatto tatuare anni fa su un polpaccio: il disegno di un bambino che guarda lo stadio. Domenica sera giocherà, da protagonista, forse la partita più importante della sua carriera proprio a due passi da dov’è cresciuto.
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