Dopo la qualificazione in finale si era caricato: “Si può saltare bene, quanto lo vedremo”. Lo abbiamo visto. Stefano Sottile è stato il protagonista inatteso della finale del salto in alto alle Olimpiadi di Parigi 2024 (nella serata in cui il campione olimpico Gianmarco Tamberi è stato costretto a fermarsi), e se per la medaglia è mancato ancora qualcosa, ora l’Italia può vantare un altro grande altista su cui riporre le speranze per il futuro.

Stefano Sottile quarto nel salto in alto a Parigi 2024

Una gara iniziata benissimo, con Sottile che salta subito al primo tentativo tre misure: 2.17, 2.22, 2.27 (dove si è fermato Gimbo ), a 2,31 un primo errore, ma nella seconda occasione supera l’asticella. Buona la prima anche a 2,34 che lo porta in lotta per una medaglia. La difficoltà si alza a 2,36, il primo sforzo non va, così come il secondo e il terzo. Tamberi lo abbraccia e si complimenta, è un ottimo quarto posto con il primato personale. Terzo arriva Barshim, che non riesce a mantenere il titolo. Per la medaglia d’oro l’americano McEwen e il neozelandese Kerr si giocano la gloria allo spareggio. Asticella a 2.38: McEwen sbaglia, così come Kerr. Si abbassa così la misura a 2.36, ma sbagliano ancora entrambi. A 2,34 McEwen cede, Kerr si risveglia e vince l’oro.

Chi è Stefano Sottile

Nato il 26 gennaio 1998 a Borgosesia (Vercelli), Stefano è alto 1.83 m per 68 kg. La sua specialità è il salto in alto e partecipa alla seconda Olimpiade, dopo Tokyo 2020. Ha iniziato con l’atletica a circa 6-7 anni, seguendo suo fratello Davide, più grande e discreto specialiste nelle prove multiple. Da piccolo ha iniziato tirando il giavellotto, poi si è spostato nel salto in alto, sotto la guida di Valeria Musso dal 2013. Lì si è specializzato. Dal 2017 vive e si allena a Torino, ha il diploma di perito meccanico e la passione per l’informatica, si diletta come programmatore.

Tra i successi nell’alto, nel 2015, in Colombia porta l’Italia alla conquista la sua seconda medaglia d’oro ai Mondiali U18, un risultato ottenuto precedentemente solo da Alessia Trost. Tuttavia, una serie di infortuni ne ostacola il percorso sportivo. Nell’estate del 2019, riesce a saltare 2.33 metri, (suo personale fino a stasera) battendo il record italiano U23 detenuto da Gianmarco Tamberi, un caro amico che lo ha sostenuto e confortato dopo la delusione del mancato accesso alla finale olimpica di Tokyo 2020, dove non ha brillato causa infortunio. Stasera i ruoli si sono invertiti

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