Di Tommaso Claudi ha fatto il giro del web ed è diventata emblematica soprattutto in Italia la foto mentre prende in braccio un bambino afghano all’Abby Gate dell’aeroporto di Kabul. È diventata un simbolo del ritorno al potere in Afghanistan dei talebani e della fuga – mentre in tanti, troppi restavano a terra – degli afghani verso l’occidente. Claudi aveva addosso il giubbotto antiproiettile. Compie 31 anni il 30 agosto ed era in Afghanistan in qualità di Secondo Segretario della Cancelleria consolare.

“Se stiamo riuscendo a portare a casa i nostri connazionali e gli afghani che hanno collaborato col nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Il suo impegno in una situazione di emergenza, davanti a difficoltà evidenti, è una prova di grande amore per l’Italia”, ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che lo ha accolto all’aeroporto di Fiumicino a Roma dicendogli “grazie per tutto quello che hai fatto, hai onorato il Paese”. Proprio nei giorni in cui la fotografia del diplomatico era virale il ministro era al centro di una polemica per via delle foto che lo ritraevano invece al mare, in Salento, in spiaggia con l’ex ministro Francesco Boccia e il Presidente della Puglia Michele Emiliano mentre l’Afghanistan crollava.

Claudi è ritornato in Italia con l’ultimo volo da Kabul, è stato spesso definito console perché era rimasto l’unico esponente del corpo diplomatico nella capitale afghana dopo la partenza dell’ambasciatore Vittorio Sandalli. È originario di Camerino, nelle Marche. Ha studiato e si è laureato in Linguistica a Pavia e in Relazioni Internazionali all’Università Cattolica a Milano. Dal 2017, dopo aver superato le prove diplomatiche, è stato nominato Segretario di Legazione in prova alla carriera diplomatica. Ruolo confermato dal 5 giugno 2018.

A Kabul è arrivato nel gennaio 2019 come Secondo Segretario commerciale dell’ambasciata. Durante le ore della crisi ha vissuto in un locale interno dell’aeroporto dove ha lavorato per le partenze di italiani e afghani. I suoi profili social, nei giorni scorsi, sono stati spesso indirizzo di richieste d’aiuto oltre che di congratulazioni per il lavoro svolto. Stefano Pontecorvo, rappresentante civile della Nato in Afghanistan, ha dichiarato che “sono state portate via 120.000 persone, come un capoluogo di provincia”. Il Capitano Del Basso, tornato da Kabul a Fiumicino, ha anche dichiarato e ringraziato Claudi per averlo avvisato dell’attentato che proprio all’aeroporto di Kabul ha causato centinaia di vittime – ancora da accertare il numero preciso. “È stato scioccante, ma devo dire che eravamo stati avvisati. Il Console Claudi ha sospeso le operazioni di recupero e questo ci ha salvato la vita“, ha detto Del Basso.

Claudi è figlio dell’architetto Marco Claudi e della giornalista, imprenditrice, autrice e conduttrice per la radio e la televisione Giovanna Zucconi. “Sono orgoglioso e fiero di quanto sta facendo, si sta comportando con molto coraggio e senso del dovere”, lo ha elogiato parlando coi giornalisti locali, prima che calasse il riserbo assoluto, lo zio Corrado Zucconi, storico presidente dell’Ordine degli Avvocati di Camerino. Giovanna Zucconi, ormai ex giornalista, ha sposato in seconde nozze lo scrittore e giornalista di La Repubblica Michele Serra. Sui social è esplosa la polemica intorno a Claudi e al suo caso dopo un post dello scrittore e intellettuale Fulvio Abbate: “Il ragazzo, trentunenne, ha insomma tutte le carte in regola per assurgere a simbolo di un dato contesto socio-culturale ben immaginabile. Dimenticavo: guardo i ragazzi e le ragazze che lavorano come ‘pulitori’ sul treno che mi sta portando in Puglia e spero che anche le loro madri provino lo stesso sentimento”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.