Parla il primo cittadino di Przemyl
Chi è Wojciech Bakun, il sindaco polacco che ha contestato Salvini: “Deve vergognarsi, gli ho ricordato chi sono i suoi amici”

Matteo Salvini? “Deve vergognarsi, non lo voglio incontrare mai più”. Non usa giri di parole Wojciech Bakun, il sindaco di Przemyl, città polacca al confine con l’Ucraina da giorni in prima linea nell’emergenza profughi. Ieri Bakun si è ritrovato sulle homepage di tutti i maggiori siti di informazione italiani dopo aver accolto e poi respinto il leader della Lega Matteo Salvini, impegnato in una “missione” per l’Ucraina al confine col Paese sotto attacco da 14 giorni dalle truppe russe di Vladimir Putin.
Proprio i rapporti tra Salvini e lo Zar del Cremlino hanno provocato la reazione ieri di Bakun, che con un colpo di scena quasi teatrale ha mostrato davanti alle telecamere, con accanto il segretario del Carroccio, una t-shirt col volto di Putin e la scritta “Esercito russo”, come quella mostrata dallo stesso Salvini in una celebre foto scattata nel 2017 davanti al Cremlino, quando l’ex ministro dell’Interno non nascondeva l’appoggio a Putin.
“A Matteo Salvini ho portato la t-shirt che aveva indossato cinque anni fa a Mosca e gli ho ricordato chi sono i suoi amici. E poi volevo mostrargli quello che il suo amico Putin sta facendo per il popolo ucraino”, ha spiegato Bakun in una intervista concessa a La Stampa.
Il sindaco, che Salvini in un primo momento ha definito “della sinistra polacca”, è in realtà un esponente di Kukiz’15, un movimento politico polacco fondato nel 2015 dal musicista punk Paweł Kukiz e che è stato descritto come appartenente all’area della “destra radicale” polacca da diverse testate, tra cui Bloomberg e Politico.
Bakun ha quindi ammesso che quella di ieri “era la prima volta” in cui vedeva Salvini. “Lunedì mi hanno detto che sarebbe venuto qui e così gli ho fatto stampare apposta la maglietta come regalo”, ha aggiunto il primo cittadino, che si è detto “sorpreso che volesse visitare Przemyl: siamo in prima linea nell’affrontare gli effetti di quanto Putin sta facendo”.
Bakun, sindaco di Przemysl dal novembre del 2018 e membro del Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, nell’intervista poi ci tiene a ringraziare l’Italia per l’impegno mostrato in questi giorni: “Ho un grande rispetto per il popolo italiano. Stiamo lavorando con tante Ong italiane e voglio ringraziare l’Italia per quello che sta facendo”.
A livello social poi la storia non è terminata. Salvini è stato infatti ‘vittima’ di una larga campagna di ‘meme’, che il primo cittadino di Przemsyl ha ricondiviso sul proprio profilo Facebook.
Lunedì a Varsavia Salvini aveva incontrato l’ambasciatore italiano Aldo Amati, i rappresentanti di alcune aziende italiane presenti in Polonia e alcuni esponenti della Chiesa. Salvini ha raggiunto il confine tra Polonia e Ucraina assieme ai volontari di ‘Ripartiamo onlus’, una associazione con sede a Roma che la scorsa settimana avrebbe già trasferito in Italia 35 persone tra donne e bambini che erano in orfanotrofio.
© Riproduzione riservata