La denuncia dell'atleta 23enne
Chi è Zaynab Dosso, la velocista italiana vittima di aggressione razzista: “Tornatene nel tuo Paese”
La velocista italiana Zaynab Dosso ha denunciato su Instagram di aver subito un’aggressione verbale a Roma da una donna che l’ha apostrofata con un “puttana straniera, tornatene nel tuo Paese”. Agli insulti razzisti si è aggiunta l’indifferenza delle persone che hanno assistito all’episodio. “Non mi sento tutelata”, ha scritto nel suo racconto sui social l’atleta delle Fiamme Azzurre. “Non sono scioccata perché lei mi ha dato della P. o che mi dicesse di tornarmene nel mio paese, ma che tutti quelli che erano intorno a noi erano in silenzio. Alcuni ridevano”.
“Za” Dosso è nata a Man, in Costa d’Avorio, e vive nella Capitale. Ha 23 anni. Il suo nome in lingua araba vuol dire “saggezza”. Dopo l’infanzia in Africa, a dieci anni è arrivata a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. I genitori erano arrivati in Italia nel 2002. Ha cominciato con l’Atletica leggera nel 2012 con la Calcestruzzi Corradini Excelsior di Rubiera. A maggio 2016 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Lo stesso anno ha gareggiato agli Europei under 18 a Tbilisi in Georgia, classificandosi quarta nei 100 metri piani e il bronzo nella staffetta svedese. L’anno dopo ha partecipato agli Europei under 20 di Grosseto. Dal 2018 è nel Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre e nel 2019 ha conquistato a Bressanone il titolo di campionessa italiana dei 100 metri piani, titolo bissato l’anno dopo a Padova.
A febbraio 2022 ha vinto ad Ancona il suo primo titolo italiano assoluto indoor dei 60 metri piani. Lo stesso anno a Savona, a maggio, ha fatto registrare la seconda prestazione italiana di sempre nei 100 metri piani. A Rieti nel giugno del 2022 si è laureata per la terza volta campionessa italiana assoluta dei 100 metri piani. Ha partecipato ai Mondiali di Oregon 2022 e agli Europei di Monaco di Baviera 2022. L’atleta è allenata dal 2021 da Giorgio Frinolli. È una stella in ascesa dell’atletica italiana: velocista capace di competere ai più alti livelli a livello mondiale.
Dosso, come ha riportato La Stampa, stava festeggiando per la sua nuova casa a Roma Nord quando è stata aggredita. “Questa sera insieme ad altri atleti abbiamo deciso di passare una serata in compagnia. Quindi siamo andati in un bar, poco dopo passa una signora a chiedere se avevamo qualche moneta da darle. Le diciamo che ci dispiace ma non avevamo nulla da darle. Lei sotto voce dice: PUTTANA STRANIERA. Allora io le chiedo di ripetere de ne ha il coraggio e lei dice ad alta voce PUTTANA STRANIERA TORNATENE NEL TUO PAESE”.
“Non sono scioccata perché lei mi ha dato della PUTTANA o per il fatto che mi dicesse di tornarmene nel mio PAESE ma che tutti quelli intorno a noi erano in silenzio, alcuni addirittura ridevano. Eccetto la mia amica scoppiata a piangere per l’incazzatura della situazione. Non mi sento TUTELATA. Ora come ora ho paura a uscire fuori, ma non perché qualcuno possa farmi un atto discriminatorio, ma per l’indifferenza della gente. Per la gente che mi dice di ignorarli: finché non subite cose di questo genere non potete dirmi come dovrei reagire!!”.
Zaynab Dosso ha detto di essersi sfogata su Instagram perché scrivere era l’unico modo di denunciare. “Sarebbe bello che chi ha vinto le elezioni desse un segnale forte contro il razzismo”, ha aggiunto. La denuncia della velocista è arrivata a pochi giorni dallo stop della pallavolista Paola Egonu alla Nazionale italiana. “Mi hanno chiesto anche se fossi italiana … questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca. Non puoi capire. Vinciamo grazie a me, ma soprattutto quando si perde è sempre colpa mia …”, lo sfogo della campionessa, nata a Cittadella da genitori nigeriani, a fine gara ai Mondiali di volley con il suo procuratore Marco Reguzzioni.
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