La morte in cella
Chi era Bernie Madoff, condannato a 150 anni per la più grande truffa della storia grazie allo schema Ponzi

In America, non è che scherzano: Bernie Madoff è morto nella cella in cui scontava i 150 anni di condanna per aver truffato mezza America e mezzo mondo con quello che gli statunitensi chiamano “Schema Ponzi”. Lo schema Ponzi fu inventato da un signor Ponzi di origine italiana che perfezionò quello che da noi si chiamava “Catena di Sant’Antonio”: voi mandate a me i vostri soldi e io ve ne rimando il doppio. Nel frattempo, ne troviamo altri che riforniscano i primi dieci e in questo modo, aspettando il proprio turno, diventiamo tutti ricchi.
Non ci vuole moltissimo – ma neppure pochissimo – prima che gli ultimi scoprano che la truffa è una truffa e ricorrano ai giudici che portano tutti in tribunale e poi in galera. Giustizia è fatta. Io personalmente ho testimoniato in Italia contro quelli che sono stati chiamati frettolosamente i Madoff dei Parioli, e che usavano in Italia uno schema simile. Posso solo ringraziare Dio che mia madre, la quale novantenne affidò loro i suoi risparmi, fece in tempo a morire ignorando di avere nutrito una truffa. In America non si usa perdonare. Nessun candidato Presidente ha mai potuto aspirare alla Casa Bianca– indipendentemente dal colore della sua pelle o di quanto si sentisse buono e di sinistra, annunciando la fine della pena capitale.
Gli Stati Uniti sono l’ultimo paese civile moderno a comminare la pena di morte, che ha un seguito popolare che io personalmente ho constatato anche nelle persone più miti e buone negli anni in cui ho vissuto in quel grande e strano paese. Se la pena capitale è stata ripristinata in America dopo un lungo periodo di sospensione, vuol dire che quello è un paese che crede in maniera calvinista al bene e al male, all’inferno e al paradiso, al delitto e al castigo. E del resto vi si impara fin da bambini a perorare “a second chance”, una seconda possibilità: “Ti prego, ti prego, give me a second chance”. Dammi una seconda opportunità per dimostrare di essere tornato o diventato buono. Negli Stati Uniti non esiste il concetto giuridico di pentimento. Se uno si dichiara pentito e con lacrime supplica il perdono di coloro cui ha arrecato danno o offesa, la risposta di gran parte della popolazione americana e: “Buon per te che ti sei pentito, questo ti aiuterà con il tuo Dio, ma adesso metti il collo in questo cappio, ovvero porgi la tua vena all’ iniezione letale”. Madoff era malato di un cancro non guaribile e chiese di poter morire a casa. Autorizzazione negata, si proceda.
Bernie Madoff nelle foto somiglia ai padri fondatori americani: volto rasato e onesto, sopracciglia folte su occhiali senza montatura che illuminano occhi limpidi, una capigliatura argentea con taglio da illuminista del ‘700. E invece era il capofila di una banda di malfattori che vendevano agli avidi o agli ingenui progetti irrealizzabili in cambio di denaro. È la storia più antica dell’umanità: è quella del gatto e della volpe che catturano Pinocchio che ha incassato i dobloni di Mangiafuoco e che promettendogli guadagni lo impiccano a testa in giù affinché le monete possano cadere a terra. Pinocchio accetta anche la gita nel paese dei Balocchi dove non si fa nulla, ma ci si diverte da pazzi tra un Luna Park e l’altro salvo diventare un vero somaro destinato a fornire pelle per i tamburi. Barnie Madoff è morto al Federal Medical Center in Butner, North Carolina, e la sua morte è stata confermata dal Federal Bureau of Prisons: deceduto “per cause naturali” e all’età di 83 anni non compiuti.
Si era dichiarato colpevole nel 2009 raccontando di avere cominciato il suo imbroglio del 1970 e di aver fregato circa 37.000 persone di 136 paesi diversi per quattro decenni durante i quali lui raccattava risparmi e li distribuiva come se fossero profitti mentre l’altra metà finiva nelle sue tasche e poi due dei suoi stessi figli lo hanno denunciato portandolo alla fine. Fra le sue vittime, leggiamo che ci sono stati Steven Spielberg, l’attore Kevin Bacon, più personaggi del baseball, un premio Nobel per la pace e investitori di grande prestigio come Burt Ross che perse 5 milioni di dollari. Madoff raccontò con candore che la sua frode cominciò all’inizio degli anni 90 quando lui disse: «Il mercato era bloccato dalla recessione seguita alla guerra del Golfo e io ebbi l’idea di rimettere in moto il mercato con qualche trucco: pensavo che sarebbe stata cosa di breve tempo che invece si trasformò in un meccanismo che mi ha travolto senza che potessi fare nulla».
Gli investigatori certificarono in tribunale che aveva creato uno schema a piramide corredato da resoconti fasulli. Adesso Bernie è morto e con lui se ne è andata una generazione di truffati che nel frattempo sono morti anche loro o hanno trovato come riadattarvisi. Resta la perplessità della proporzione tra delitto e castigo. Ricordo che negli Stati Uniti ancora all’inizio del secolo scorso si procedeva nelle campagne a un tipo di esecuzione che sembra comica ma che era invece era terribilmente tragica: il condannato – di solito per truffa – veniva cosparso di pece nera su cui veniva applicato uno strato di piume di pollo. Quindi, il condannato veniva lasciato libero di correre urlando alla ricerca di aiuto perché la pece impediva alla sua pelle di respirare, finché cadeva stecchito. La pena della pece e delle piume oggi è usata solo come metafora, ma ancora funziona bene per rendere l’idea.
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