Era considerato il ‘cassiere’ della banda della Magliana. Enrico Nicoletti è morto all’età di 84 anni a Roma, una clinica romana dove era ricoverato. Nicoletti era affetto già da tempo da gravi problemi di salute.

Una vita e una carriera da ‘Romanzo Criminale’, come il romanzo di Giancarlo De Cataldo basato sulla storia della banda della Magliana e che vedeva nel ‘Secco’ la sua controparte. Una carriera negli anni ’60 nel suo quartiere di Centocelle, col salto di qualità negli anni ’70 nella banda della Magliana che arriverà a controllare di fatto tutte le attività criminali nella Capitale: dalla droga alle rapine, dai sequestri al gioco d’azzardo.

Nella banda capeggiata da Enrico De Pedis, detto Renatino, ucciso nel Febbraio 1990, Nicoletti era il ‘cassiere’. Nel corso degli anni finì più volte in carcere ma riuscì ad accumulare un patrimonio enorme, ostentato con una vita dedita al lusso sfrenato. Tra le altre cose Nicoletti è stato proprietario di Villa Osio, un complesso di fine anni Trenta immerso nel verde, in via di Porta Ardeatina: la casa venne confiscata e destinata dal Campidoglio nel 2005 a sede della Casa del jazz.

Una villa in stile ‘Gomorra’, con marmi e stucchi di lusso, rubinetti in oro. Altra caratteristica del cassiere della Magliana era la spiccata eleganza, che faceva da contraltare alla spietatezza negli affari criminali: Nicoletti era solito vestirsi di bianco dal panama alle scarpe, utilizzando anche un bastone come appoggio.

Redazione

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