È morto a Los Angeles all’età di 78 anni Larry Flint, fondatore ed editore della rivista a luci rosse Hustler, grazie alla quale aveva ottenuto enorme notorietà che aveva deciso di incanalare in battaglie a favore della libertà di espressione negli Stati Uniti e contro Donald Trump. Aveva costruito la sua ricchezza anche attraverso diversi strip club e sex shop, e grazie ai canali televisivi Hustler TV e Hustler Casino. Si è spento per “complicazioni cardiache”, ma dal 1978 era paralizzato dalla vita in giù dopo essere stato vittima di un tentato omicidio durante un processo a suo carico in Georgia.

Convinto sostenitore dei Democratici, Flynt fece spesso parlare di sé per iniziative particolarmente schierate in ambito politico. Nel 1998, ad esempio, difese l’allora presidente Bill Clinton travolto dallo scandalo di Monica Lewinsky, e offrì un milione di dollari in cambio di prove o testimonianze contro politici repubblicani da pubblicare su The Hustler Report. Più recentemente ha fatto scalpore la sua iniziativa del 2017 contro Donald Trump: una “taglia” da 10 milioni di dollari come ricompensa a chiunque avesse offerto elementi in grado di portare all’impeachment dell’ormai ex presidente degli Stati Uniti.

Il suo fiore all’occhiello, la rivista Hustler, ebbe molto successo sin dalle sue prime pubblicazioni nel 1974. I suoi contenuti erano parodici e satirici, ma spesso erano ritenuti controversi, oppure esplicitamente volgari e violenti. Per questa ragione, durante tutta la sua carriera da editore Flynt ha dovuto affrontare numerose cause per oscenità e accuse di diffamazione, sia da parte dei sostenitori dei diritti civili, sia da parte dei movimenti religiosi e femministi. Si è sempre difeso invocando la libertà di espressione e di stampa, riuscendo a vincere anche alcune grosse cause.

È stato anche il produttore di “The Donald”, un film-parodia in chiave pornografica sul presidente Usa. La sua vita ispirò a sua volta il film del 1996 “Larry Flynt – Oltre lo scandalo” diretto da Milos Forman e con protagonista Woody Harrelson. Flynt lascia la moglie Elizabeth Berrios, il suo quinto matrimonio, e 6 figli.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.