Si è spenta a 96 anni a Milano Licia Pinelli, vedova dell’anarchico Giuseppe Pinelli, ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana. Dopo la tragica scomparsa del marito, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, Licia intraprese una lunga battaglia legale per far luce sulla vicenda, cercando la verità sulla morte di quella che venne definita “la diciottesima vittima innocente” di Piazza Fontana.

Nata nel 1928 a Senigallia, nelle Marche, si era trasferita a Milano all’età di due anni, città in cui ha vissuto per tutta la vita. Lascia due figlie, Silvia e Claudia.

La storia d’amore

Licia Rognini conobbe Giuseppe “PinoPinelli nel 1952 durante un corso di esperanto a Milano, e i due si sposarono nel 1955. Dopo anni di silenzio, Licia raccontò la loro storia nel libro ‘Una storia quasi soltanto mia’, scritto insieme a Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare.

Nel 2015, Licia fu insignita dell’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano, che già nel 2009 l’aveva invitata al Quirinale in occasione della Giornata della Memoria per le vittime del terrorismo, insieme a Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi.

Redazione

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