Come spesso accade, quando si parla dell’influencer e  attivista Giorgia Soleri si scatenano le polemiche. E non mancano neanche questa volta, con l’annuncio su Instagram insieme alla sua compagna di avventure della partecipazione a Pechino Express.

Da domani inizia l’avventura dei concorrenti del reality nella sua decima edizione che vedrà le nove coppie affrontare il viaggio attraverso l’India, il Borneo malese e la Cambogia, guidati da Costantino Della Gherardesca e Enzo Miccio.

E una delle coppie è composta proprio da Giorgia Soleri e Federippi (nome d’arte di Federica Fabrizio). La prima milanese, classe 1996, autrice e influencer, attivista, femminista oltre che fidanzata di Damiano David, il frontman dei Maneskin. E’ conosciuta al pubblico per le sue battaglie contro le malattie invisibili, impegnata da diversi anni a far sentire la voce delle donne che, come lei, soffrono di vulvodinia. Ma non è questa l’unica malattia di cui soffre e si fa portavoce l’influencer. Alla vulvodinia si aggiungono anche la neuropatia del pudendo, endometriosi e adenomiosi e la fibromialgia. Ed è proprio a causa di queste malattie che, al momento dell’annuncio della partecipazione al reality, si sono scatenate le polemiche. Sono diverse infatti le persone che si chiedono come farà a girare così tanto e in condizioni non proprio comode. Ma per il momento Soleri non risponde.

Nel 2022 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie La signorina Nessuno ed ha presentato in Parlamento una proposta di legge per riconoscere la vulvodinia e la neuropatia del pudendo come malattie croniche e invalidanti.

Federica Fabrizio, invece, in arte Federippi, è nata a Matera nel 1996 ed è una nota influencer e attivista femminista. E’ autrice del libro Femminucce che uscirà a gennaio 2023.

Le due ragazze, amiche nella vita, non solo nel lavoro, hanno annunciato insieme, con un post condiviso su Instagram, la loro partecipazione a Pechino Express 2023: “Andiamo a Pechino Express. Siamo pronte a immolarci come meme viventi perché è un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. Ma visto che farlo nella vita di tutti i giorni ci riesce fin troppo facile, abbiamo deciso di andare a farlo con uno zaino in spalla, scroccando passaggi e posti letto in alcuni dei posti più incredibili al mondo, con un unico motto: ‘fake it till you make it’ perché stiamo decisamente sopravvalutando le nostre capacità. Non vediamo l’ora”.

Redazione

Autore