Le loro "imprese" e la famiglia distrutta
Chi sono gli youtuber della Lamborghini-killer, la morte del piccolo Manuel e i TheBorderline: ‘esperti’ di video demenziali

Una maratona di 50 ore alla guida di un’auto potente e di lusso per partecipare a un challenge da postare su Youtube (dove vantano oltre 600mila iscritti) e Tiktok. Si chiamano Vito Loiacono e Matteo Di Pietro. Hanno poco più di 20 anni. Sono i TheBorderline. Sono i youtuber che, insieme ad altri tre amici, erano a bordo da un giorno e mezzo di una Lamborghini noleggiata a Casal Palocco, a Roma. Lamborghini che nel primo pomeriggio di mercoledì 14 giugno si è schiantata contro un’auto, una Smart forFour, sulla quale viaggiavano una donna di 29 anni e i suoi due figli.
Il più grande, Manuel Proietti, 5 anni, è morto in seguito al drammatico incidente. Inutili i tentativi di rianimazione dei sanitari sul posto. Inutile la corsa in ospedale dove è arrivato già cadavere. La figlia più piccola, 3 anni, è ricoverata in gravi condizioni ma sembrerebbe non essere in pericolo di vita. Anche la madre è stata ricoverata in codice rosso. Drammatico il momento in cui il papà ha dovuto riconoscere il cadavere del figlioletto.
I pm della procura di Roma contestano l’omicidio stradale al 20enne che era alla guida del Suv Lamborghini. Al vaglio degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, anche la posizione dei quattro presenti nell’auto. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social per una ‘sfida’ online incitando il ragazzo alla guida. Gli inquirenti hanno, inoltre, acquisito le immagini delle telecamere presenti in zona che potrebbero avere ripreso le fasi del tragico schianto.
I cinque avevano noleggiato la Lamborghini martedì 13 giugno, iniziando la maratona alla guida: 50 ore con turni di un paio d’ore a testa, con i video postati volta per volta sui social. Una moda sempre più dilagante e soprattutto disarmante. Un gioco senza senso finito nel dramma. Non è ancora chiaro se l’auto a un centro punto sia finita contromano. L’incidente è avvenuto poco prima delle 16.
Le altre “imprese” da centinaia di migliaia di visualizzazioni le hanno realizzate vivendo per 50 ore in una scatola di cartone sotto al sole, mangiando e bevendo nelle ciotole degli animale. E poi ancora: prove di resistenza (immersi nel ghiaccio) o altra maratona di 50 ore su una 500 partita da Roma con destinazione Milano. E la “50 ore” in una Tesla.
Adesso i loro social sono stati presi di mira da numerosi utenti. Insulti, offese e minacce ai TheBorderline dopo l’incidente e la morte del piccolo Manuel.
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