Li ha trovati un pescatore del posto tra l’ultima nebbia che tardava a diradarsi, lungo l’argine del fiume Trebbia vicino a Piacenza, in una zona isolata di Calendasco. I loro telefoni squillavano a vuoto da ore. Sono quattro ragazzi, tutti poco più che ventenni, nati fra il 1999 e il 2001. I loro corpi sono stati estratti dall’auto inabissata per metà nelle acque del fiume.
Le vittime sono William Pagani, 23 anni, di Castelsangiovanni, Domenico Di Canio, 22 anni, di Borgonovo, Costantino Merli, 22 anni, di Guardamiglio (Lodi) e la sua fidanzata, Elisa Bricchi, 20 anni, di Calendasco. I quattro amici si sarebbero incontrati per festeggiare il compleanno di William, a San Nicolò. Che cosa li abbia condotti sugli argini del fiume Trebbia, dove poi la loro auto si è inabissata, è al vaglio degli inquirenti. Sembra, da una prima ricostruzione, che l’automobile si sia ribaltata nel fiume dopo essere passata in un campo agricolo, percorrendo un tratto di argine.
Immediatamente si è precipitato sul posto anche il sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi. “Sono in attesa di avere notizie – spiega don Fabio Battiato della parrocchia locale – una tragedia grande, siamo tutti in attesa di qualche informazione, di essere richiamati. Pregare e organizzare una veglia? Sicuramente, ma adesso risulta tutto così prematuro. Sono davvero dispiaciuto”.
Dopo che il lunedì sera hanno, tutti insieme, partecipato ad una festa non si avevano più notizie, tanto che questa mattina le famiglie ne hanno denunciato la scomparsa. L’ipotesi più probabile al momento, dunque, è che si sia trattato di un incidente avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Chi è del posto, rimarca come in queste sere, oltre alle strade spesso scivolose causa ghiaccio, ci sia anche una fitta nebbia. L’auto potrebbe essere uscita dalla strada dell’argine per percorrere il campo, come indicano le tracce delle ruote.
Dalle 11.30 all’una e mezza sono durate le operazioni di recupero del mezzo grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Piacenza. L’auto era integra ma ribaltata e inabissata in tutta la parte anteriore e in gran parte della parte posteriore. All’interno, personale specializzato in interventi in acqua ha ritrovato quattro di cui è stato constatato il decesso. Di incidenti simili in quello stesso punto, dicono le persone del posto, non ce n’erano mai stati.
“Questa è la più grande tragedia accaduta sul nostro territorio. Perdere quattro vite di ragazzi così giovani. Appena ho saputo dell’accaduto sono voluto venire qui per esprimere vicinanza e un abbraccio carico di umanità alle famiglie delle quattro vittime. Non ci sono parole in questi momenti, solo silenzio carico di umanità e vicinanza” ha dichiarato Filippo Zangrandi, il sindaco di Calendasco. Nel giorno dei funerali verrà proclamato il lutto cittadino.