Ricerche sospese a 24 ore dalla tragedia nella centrale idroelettrica di Bargi, nel comune di Camugliano, in provincia di Bologna, sul lago di Suviana, dove l’esplosione di una turbina a circa 40 metri di profondità ha provocato la morte di tre operai. Quattro invece i lavoratori dispersi ma al momento, così come comunicato dai vigli del fuoco, le ricerche sono temporaneamente sospese perché il livello dell’acqua nella centrale “è cominciato a salire” e va dunque studiata una “riprogrammazione” dell’intervento. A spiegarlo è Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco che dai ieri, con circa 100 uomini, stanno lavorando senza sosta dopo l’esplosione avvenuta nelle centrale gestita da Enel Green Power.

Strage Suviana, inchiesta per disastro e omicidio colposo

Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull’incidente nella centrale idroelettrica nell’Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.

Le tre vittime accertate sono Vincenzo Franchina, 35 anni, Pavel Petronel Tanase, 46enne di origine romena e Mario Pisani, il più anziano del gruppo di lavoratori che operava nella centrale di Suviana. Aveva 73 anni ed era un ex dipendente Enel, in pensione da diversi anni, che lavorava come consulente ed era specializzato nel settore elettrico. Così come Pisano, tra i quattro dispersi intrappolati tra l’acqua e le macerie a decine di metri di profondità c’è anche un altro ex dipendente Enel, Vincenzo Garzillo, 68 anni, residente a Napoli (quartiere Pianura).

Con lui anche Paolo Casiraghi, 59enne Milano e dipendente della ABB con sede a Milano, Alessandro d’Andrea di 37 anni, originario di Pontedera (Pisa) e dipendente della Voith Hydro, azienda tedesca con sede a Cinisello Balsamo, Adriano Scandellari di Mestre, 57enne nato a Padova e residente a Mestre, ingegnere elettronico, è un dipendente specializzato di Enel Green Power premiato dal presidente della Repubblica Mattarella con la Stella al merito del lavoro-Maestro del lavoro.

Ricerche dispersi, vigili del fuoco: “Siamo nel campo dei miracoli”

Più passano le ore e più le possibilità di trovarli ancora vivi si assottigliano sempre di più a causa dell’allagamento del nono e del decimo piano della struttura, che ha richiesto l’intervento di sommozzatori e droni acquatici illuminanti. “La speranza è d’obbligo soprattutto per chi sta facendo le ricerche; noi abbiamo come intenzione quella di trovare persone in vita, ma oggettivamente è uno scenario che non ci rende ottimisti”, ha spiegato Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco, in collegamento con Rete 4, “i locali sono stati interessati prima da uno scoppio, poi da un incendio, un crollo e un allagamento quindi la situazione e’ veramente drammatica” e per quanto riguarda le possibilità di trovare dei sopravvissuti “siamo nel campo dei miracoli”.

I parenti dei quattro lavoratori dispersi sono arrivati sul lago di Suviana in giornata. Per loro, assistiti da un team di psicologi in queste ore assai delicate, è stata allestita una tensostruttura.

La storia di Garzillo, una vita spesa per l’Enel

Garzillo, napoletano di 68 anni, è un ex dipendente Enel in pensione da poco più di un anno. Lavorava nella centrale di Suviana come consulente esterno per supervisionare le operazione di riattivazione dei macchinari. Una vita trascorsa nell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica dove ha iniziato a lavorare dal 1978, andando avanti per oltre 40 anni: a fine 2022 la chiusura nella centrale di Presenzano, in provincia di Caserta. Così come Pisani, Garzillo ha continuato a lavorare come consulente, mettendo a disposizione della Lab Engineering, una società di ingegneria di Ortona, in provincia di Chieti, la lunga esperienza e competenza acquisita nel corsi della lunga carriera professionale. Così come riporta il Corriere della Sera, il suo compito nell’impianto esploso ieri a Suviana era quello di supervisionare le operazioni di riattivazione dei macchinari, lavorando come consulente esterno.

CGIL: “Vicini alla famiglia”

“Tra i dispersi dell’esplosione avvenuta nella centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna, c’è anche un lavoratore napoletano di 68 anni, Vincenzo Garzillo, che stava supervisionando le operazioni di riattivazione dei macchinari. Un profilo molto esperto che, dopo aver lavorato alla centrale idroelettrica di Presenzano ed essere andato in pensione appena un anno fa, era diventato consulente di una società di ingegneria, la Lab Engineering di Chieti. A non essere sicuro, a quanto si è appreso, era l’ambiente in cui è avvenuta l’esplosione. Il tema della sicurezza dei luoghi di lavoro è uno dei punti centrali all’interno delle nostre rivendicazioni e alla base delle motivazioni per cui domani, insieme alla Uil, saremo in piazza a Napoli e in tutti i capoluoghi di provincia, con presidi e manifestazioni territoriali”. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei segretari generali di Cgil e Filctem Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Lella Messina, a proposito delle ultime notizie sulla strage alla centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna, dove tra i dispersi c’è anche un lavoratore napoletano. La Filctem Cgil ha annunciato anche l’estensione da 4 ad 8 ore dello sciopero per i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Enel. ”Ci stringiamo alla famiglia di Garzillo – proseguono Ricci e Messina – che stanno vivendo ore di angoscia e di apprensione per le sorti del loro caro. Per lui e per le vittime di Suviana osserveremo un minuto di silenzio nel corso del presidio a piazza Plebiscito a Napoli, in programma dalle 11:00 alle 13:00”.

Redazione

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