Vertice Usa-Ue sui dazi?
Chi sono i grandi del mondo che parteciperanno ai funerali di Papa Francesco: assenti Putin e Israele. Polemiche sul 25 aprile “sobrio”

Uno “scherzo” del destino. O meglio, l’ultima “provocazione” del Papa allergico ai protocolli, per il suo funerale di sabato, sul sagrato di San Pietro (alle 10). Un evento che, per l’occasione, farà convergere sulla Città Eterna i grandi della Terra, con l’unica eccezione di Vladimir Putin. Troppo rischioso, per lui, attraversare gli spazi aerei di Stati che potrebbero decidere di dare seguito al mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale.
I leader mondiali ai funerali del Papa
Se non ci saranno i presidenti di Russia e Israele, hanno invece annunciato la loro presenza Donald Trump e la moglie Melania, Volodymyr Zelensky, Javier Milei, Emmanuel Macron, Frank-Walter Steinmeier e Olaf Scholz (presidente e cancelliere dimissionario della Germania), Keir Starmer e il principe William. Oltre a Ursula von der Leyen, Lula da Silva, il re e la regina di Spagna. Le esequie del Pontefice potrebbero così trasformarsi nel primo vertice informale sui dazi, almeno tra Europa e Stati Uniti, dopo quello di Giorgia Meloni alla Casa Bianca. “La missione è stata organizzata per altri motivi, per i funerali del Papa. Non posso escludere che a margine ci possano essere altri incontri”, ha spiegato la vice portavoce Ue, in merito a un possibile “abboccamento” con l’amico americano. Che quindi è possibile.
I giorni di lutto e le polemiche sul 25 aprile
Intanto, ieri il Consiglio dei ministri ha deciso 5 giorni di lutto nazionale (in pratica fino al funerale), due in più rispetto a Karol Wojtyła. Con cambiamenti anche alla programmazione televisiva. Poi la decisione che rischia di attirare il maggior numero di polemiche a sinistra: «tutte le cerimonie» per il 25 aprile «sono consentite, naturalmente tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone». Un’avvertenza che, al termine della riunione a Palazzo Chigi, ha annunciato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci. A provocare le reazioni delle opposizioni sono l’uso del verbo “consentire” e il richiamo alla sobrietà. “Anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi, in questo momento, occupa Palazzo Chigi. Non trovo altra giustificazione alle parole strampalate sulla sobrietà con cui celebrare il 25 aprile”, ha tuonato il co-leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni. Confortato dal gemello politico Angelo Bonelli: “Non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, grazie alla Resistenza che ci ha poi condotti alla democrazia”. In pratica l’invito alla “sobrietà” non verrà rispettato.
In milioni per il funerale di Francesco
Nel frattempo, è stata affidata a Fabio Ciciliano, capo della Protezione civile, la gestione dell’afflusso di fedeli attesi a Roma per le esequie del Pontefice. Il provvedimento comprende anche l’organizzazione della cerimonia d’inizio del ministero del nuovo Papa. Roma si aspetta un afflusso straordinario di visitatori, un po’ come avvenne 20 anni fa per il funerale di Giovanni Paolo II, con circa tre milioni di persone nella Capitale. La cerimonia fu seguita direttamente da almeno 250mila persone presenti in piazza e in via della Conciliazione. Diversi maxischermi erano stati posizionati nelle principali piazze e il rito venne trasmesso in diretta in mondovisione, totalizzando in Italia quasi 14 milioni di spettatori e uno share del 90%: il record assoluto per la tv italiana. Funerali storici anche per un altro motivo: a celebrarli fu il successore del Papa polacco, il cardinale Joseph Ratzinger.
Ieri mattina il Capo dello Stato Sergio Mattarella, insieme alla figlia Laura, si è recato a Santa Marta in Vaticano dove si trovava la salma di Papa Francesco. Nel suo messaggio di cordoglio aveva definito il Pontefice “uomo di speranza, convinta, contro ogni difficoltà”, sottolineando che la sua morte gli lascia “un senso di vuoto: il senso della privazione di un punto di riferimento cui guardavo”. Quindi il sipario calerà sabato sul sagrato di San Pietro. Poi si entrerà nella settimana di vigilia del Conclave. Alleanze, previsioni, schemi di gioco: insomma, tutti Cardinali per un giorno.
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