L’ipotesi più temuta dalla premier: il rimpasto
Chi sono i ministri a rischio rimpasto: Sangiuliano traballa, in bilico anche Lollo a Santanché. Dubbi e alternative di Meloni
Un sostituto del ministro della Cultura potrebbe essere Giuli. Spunta il nome di Caramanna al Turismo. Per il post-Fitto si pensa a Musumeci e Cirielli
La polemica sulla nomina di Maria Rosaria Boccia non si placa. Il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Gennaro Sangiuliano, durato oltre un’ora a Palazzo Chigi, non ha affatto spento l’incendio. Per ora il ministro tira dritto: “Ho ribadito la verità delle mie affermazioni”. Ma il caos va avanti. “La difesa d’ufficio del governo che arriva per bocca della presidente del Consiglio viene smentita in diretta sui canali social della ‘consigliera del ministro mai formalizzata’ che ha pubblicato foto di alcuni documenti legati al G7 Cultura che le sono stati condivisi”, faceva notare ieri la capogruppo Pd nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. Le opposizioni chiedono al presidente della commissione, l’onorevole Federico Mollicone di FdI, di convocare “con urgenza” una seduta ad hoc con il ministro. Rilievi penali non se ne vedono, ma la questione di opportunità, di codici, di protocolli viene fatta valere in un momento in cui il governo si presta, oggettivamente, a un tagliando di revisione generale.
Meloni e le spiegazioni di Sangiuliano
Soffia il vento fresco dell’autunno e potrebbe portarsi via foglie importanti che hanno accompagnato questo primo biennio del governo Meloni. La vicenda Boccia ha irritato Palazzo Chigi. Giorgia Meloni, che di principio difende sempre i suoi, avrebbe preteso in maniera insistente spiegazioni da Sangiuliano e – negli ambienti intorno a FdI che in questi giorni hanno rispettato il più rigido mandato al silenzio – si respira tensione. Del resto, per quanto emerso fino ad ora, tutti gli indizi vanno nella direzione di far sospettare che Boccia sia stata coinvolta in contesti molto delicati senza averne titolo. Se così fosse, i fatti sarebbero di una gravità tale da evocare la parola dimissioni e, di conseguenza, l’ipotesi più temuta da Meloni: il rimpasto.
L’ipotesi rimpasto: la lista dei ministri Fdi a rischio addio
Con l’incauto Sangiuliano, infatti, la lista di ministri di FdI a rischio addio si allunga. E si avvicina la parola tabù della quale Meloni non avrebbe mai voluto parlare: rimpasto. Per la sostituzione del ministro Sangiuliano, si fa il nome di Alessandro Giuli. Per quella del ministro Fitto le ipotesi sono aperte: non è escluso che si riallochino le deleghe tra più ministri, a partire da Nello Musumeci, ministro per il Sud che potrebbe prendere le ambite deleghe per il Pnrr, mentre le competenze degli Affari europei potrebbero andare alla Farnesina, mettendole in capo a un viceministro di peso come Edmondo Cirielli.
Da Sangiuliano a Santanché
“Il ministero della Cultura deve tutelare la bellezza, non produrre degrado. Che aspetta a dimettersi Gennaro Sangiuliano?”, si è chiesto Matteo Renzi ieri. Carlo Calenda lega le vicende Sangiuliano e Santanchè. “Quella di Sangiuliano una vicenda tragicomica, mentre quella che investe il ministro Daniela Santanchè è grave. Meloni non è persona impreparata, ma la sua classe dirigente non riesce a gestire questo paese. Sangiuliano è inadatto a fare il ministro non perché porta una signora in giro non si sa a che titolo, ma perché ogni giorno lancia sbruffonate”.
Lollo può pagare la peste suina
Indagata nell’inchiesta per bancarotta e falso in bilancio, Daniela Santanchè potrebbe essere la prossima pedina a cadere. Passando il testimone a un esponente del suo partito, o a uno di Forza Italia nell’orbita di FdI. Il primo della lista sarebbe Gianluca Caramanna, deputato e già consulente del Turismo così come di tutti gli assessori regionali di FdI del settore. Sarebbe lui a prendere il posto di Daniela Santanchè, se non come ministro almeno come superconsulente. Il rischio è che la frana rischi di coinvolgere altri pezzi del governo. In acque agitate si sta muovendo anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, fresco di separazione con Arianna Meloni: nel suo caso ad agitare il dicastero è la complicata gestione della peste suina per cui è finito sotto attacco dagli allevatori.
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