A quasi due anni di distanza dal loro rapimento in Mali (avvenuto il 19 maggio 2022), Rocco Langone, 66 anni, la moglie Maria Donata Caivano, 64 anni, e il figlio Giovanni Langone, 45 anni, sono stati liberati dopo una lunga trattativa tra la Farnesina, l’Aise (l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, il servizio segreto italiano per l’estero), supportata dalle autorità locali, e il gruppo jihadista considerato vicino ad al-Qaida. E’ quanto annuncia in una nota palazzo Chigi, sottolineando che la famiglia originaria della Basilicata, residente in Brianza ma trasferitasi in Mali da diversi anni, tornerà a Roma nella giornata di oggi, martedì 27 febbraio, dove saranno accolti dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Famiglia italiana liberata in Mali: “Stanno bene”

“Questa notte sono stati liberati tre cittadini italiani, Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone, che erano stati sequestrati il 19 maggio 2022 nella loro abitazione alla periferia della città di Koutiala, a sud est della capitale del Mali, Bamako, dove vivevano da diversi anni. Nonostante la lunga prigionia, i componenti della famiglia Langone godono di buone condizioni di salute. Il loro rientro in Italia è previsto per oggi a Roma” spiega il governo italiano.

“Il rapimento – si legge nella nota – era avvenuto da parte di una fazione jihadista riconducibile al JNIM, Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani, allineata con al-Qaida, attiva in larga parte dell’Africa Occidentale. La famiglia Langone viveva a Koutiala da diversi anni, all’interno di una comunità di Testimoni di Geova, del tutto integrati. Il rilascio della famiglia è stato reso possibile grazie all’intensa attività avviata dall’AISE, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, fin dall’immediatezza del sequestro, e in particolare grazie ai contatti dell’Agenzia con personalità tribali e con i servizi di intelligence locali”.

Famiglia italiana liberata in Mali, il lungo silenzio della Farnesina prima della gioia

Il 19 maggio 2022 la famiglia italiana venne rapita insieme ad un cittadino togolese da un commando di uomini armati, poi dopo il clamore iniziale della vicenda non se ne è più parlato fino all’epilogo positivo delle scorse ore. Sulla vicenda a chiedere il massimo riserbo, soprattutto ai familiari, è stata la Farnesina stessa che, nel dicembre 2022, così risposte a L’Espresso che si stava occupando del caso: “In accordo con la famiglia. Per non complicare la vicenda che stiamo seguendo con la massima attenzione. Per questo non possiamo dare ulteriori informazioni da diffondere”.

Redazione

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