Quattro morti e una donna ferita trasportata in condizioni disperate con l’elicottero all’ospedale del Mare di Napoli. Questo il bilancio della tragedia avvenuta nel pomeriggio di giovedì 17 aprile sulla funivia del Monte Faito a Castellammare di Stabia (Napoli), dove una cabina è precipitata nel vuoto dopo la rottura di un cavo di trazione, che si è spezzato, facendo urtare contro un pilone la cabina che si trovava quasi in cima. Dinamica, tuttavia, ancora in fase di ricostruzione.

La cabina della funivia si sarebbe sganciata a pochi metri dall’arrivo in stazione, a circa 1200 metri di altezza, e una volta precipitata sarebbe rotolata giù verso valle per centinaia di metri. Il freno di emergenza, rispetto alla cabina a valle, non si sarebbe attivato causando lo scivolamento del mezzo per decine di metri in discesa fino a poi precipitare.

Chi sono le vittime

A bordo della cabina c’erano due coppie di turisti stranieri, così come sottolineato dal governatore campano Vincenzo De Luca, e il dipendente Eav Carmine Parlato. A perdere la vita è stato proprio il macchinista 59enne, nato a Napoli e residente a Vico Equense, e tre dei quattro turisti presenti. L’unico sopravvissuto è Thabet Suliman, cittadino israeliano di 23 anni, assistito in queste ore dai sanitari. Le altre tre vittime sono due turisti britannica (Margaret Elaine Winn, 58 anni, e il fratello Graeme Derek Winn 65 anni) e l’israeliana Janan Suliman, 25 anni, che era in vacanza con il fratello.

L’uomo ferito è “stabile nella sua gravità” recita il bollettino diffuso nella mattinata di venerdì 18 aprile dall’Asl Napoli 1 Centro. “Questa mattina – spiega la nota – si procederà a eseguire diagnostica di controllo per verificare se l’evento traumatico, del tipo a ‘dinamica maggiore’, possa aver provocato danni che si possono palesare anche a distanza di alcune ore. Il paziente resta intubato per la protezione delle vie aeree e supporto ventilatorio; attualmente ventilato meccanicamente in sedazione profonda”.

Parlato era un iscritto alla Filt Cgil. Parlato è una delle cinque vittime, tra cui alcuni turisti che si trovavano a bordo della funivia, entrata in esercizio appena una settimana fa dopo la pausa estiva. “Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole. – è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità”.

 

 

Le avverse condizioni meteo, de Gregorio: “Direttore ha ritenuto di non imporre stop”

“Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile su cui ovviamente andrà fatta chiarezza” commenta Umberto de Gregorio, presidente dell’Eav, la società regionale che gestisce la funivia del Faito. Ai cronisti che gli chiedono se il forte vento e le condizioni meteo non avrebbero potuto suggerire la chiusura dell’impianto per la giornata di oggi, de Gregorio replica: “Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop”.

Redazione

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