Dopo 49 giorni di guerra arriva la tregua, il cessate il fuoco che durerà quattro giorni. Un risultato ottenuto dopo settimane di trattative che hanno portato, oggi (24 novembre), al primo scambio ufficiale ostaggi-prigionieri tra Hamas e Israele. Inizialmente sono stati rilasciati “dieci lavoratori thailandesi e un operaio filippino presi in ostaggio a Gaza”, così come confermato dal premier thailandese Srettha Thavisin, poi in un secondo momento 13 cittadini israeliani sequestrati dai terroristi di Hamas nell’offensiva lanciata lo scorso 7 ottobre. Quest’ultimi entreranno in Israele dal valico di Nitzana che si trova a circa una ventina di chilometri da quello di Rafah che collega la Striscia di Gaza con l’Egitto.

Il Qatar ha invece annunciato – così come riporta al-Jazeera – il rilascio di 39 detenuti palestinesi, presumibilmente 24 donne e 15 minori, che hanno lasciato le prigioni israeliane e verranno trasferite nella città di Nablus in Cisgiordania con Hamas che ha chiesto ai palestinesi di riunirsi per accogliere il loro arrivo. Il gruppo di ostaggi israeliani ha lasciato la Striscia di Gaza a bordo del convoglio di ambulanze della Croce Rossa internazionale. Prima di essere liberati, gli ostaggi sono stati visitati nell’ospedale Nasser di Khan Yunis dai medici della Mezzaluna rossa. Le loro condizioni di salute sarebbero buone.

Chi sono i 13 ostaggi israeliani liberati da Hamas

Tra i 13 ostaggi ci sono quattro donne anziane e quattro bambini riferisce Repubblica. Fra le persone liberate c’è Daniel Haloni, mamma single che in un video aveva lanciato un durissimo appello a Benjamin Netanyahu per liberare “tutti gli ostaggi” subito: con lei la figlia Emilia. Secondo il canale tv israeliani “Channel 12”, i residenti del kibbutz di Nir Oz avrebbero identificato due degli ostaggi che sono stati rilasciati da Hamas: Margalit Mozes di 77 anni e Adina Moshe di 72 anni mentre si trovavano su un veicolo della Croce Rossa. Adina Moshe è stata rapita a Gaza dopo che suo marito, Said, è stato assassinato davanti ai suoi occhi. La famiglia ha scoperto il rapimento attraverso un video circolato sui social media che mostra Adina in sella a una moto che la porta a Gaza, costretta ad aggrapparsi agli assassini del marito per evitare di cadere. Margalit Mozes è stata rapita dalla sua casa a Nir Oz. Ha sconfitto il cancro, ma è stata fatta prigioniera senza le sue medicine.

Chi sono i 39 detenuti palestinesi liberati da Israele

L’emittente al-Jazeera ha fatto sapere che la maggior parte di detenuti palestinesi sono stati incarcerati per aver lanciato pietre contro soldati o cittadini israeliani. Si tratta di donne e minori. Nessuno dei 3.130 palestinesi arrestati nei Territori occupati all’indomani del 7 ottobre figurano tra i detenuti che verranno rilasciati oggi. L’emittente ha riferito inoltre che, in vista dei prossimi rilasci, il premier Netanyahu ha approvato una lista con 300 papabili, tra cui figurano 270 bambini e 30 donne. Ben 233 di loro sarebbero detenuti senza processo.

Usa entusiasti, Casa Bianca: “Al lavoro per rilascio americani”

Casa Bianca soddisfatta dopo il rilascio dei primi 24 ostaggi liberati da Hamas e ha fatto sapere di essere al lavoro “senza sosta” per garantire il rilascio dei cittadini americani sulla lista dei 50 che dovrebbero essere consegnati, tra cui una bimba di nome Abigail rimasta orfana dei genitori, Roye e Smadar Idan durante l’assalto del 7 ottobre di Hamas a Israele, oggi compie 4 anni ed è attesa in Israele dai famigliari superstiti, i fratellini. Michael e Amalya, di 9 e 6 anni, si nascosero in casa per 14 ore in quella giornata terribile finchè non vennero tratti in salvo dall’esercito e oggi vivono con gli zii.

La guerra riprenderà dopo la tregua

Tuttavia, il rispetto di questo accordo non vorrà dire – in automatico – che sarà raggiunta la pace. Alla fine della tregua temporanea Tel Aviv è pronta a riprendere la guerra contro Hamas. Lo ha detto il ministro israeliano degli Esteri, Eli Cohen, visitando le zone di confine insieme agli omologhi di Portogallo e Slovenia. “Israele continuerà la sua guerra contro Hamas e non ci fermeremo finché non raggiungeremo i nostri due obiettivi principali, rovesciare il governo di Hamas e liberare tutti gli ostaggi sani e salvi“. La tregua, scattata questa mattina, è di quattro giorni. Tuttavia potrebbe essere aumentata di un giorno per consentire il rilascio di ulteriori 10 ostaggi.

Le forze di difesa israeliane (Idf) riprenderanno a combattere a Gaza appena sarà terminata la tregua di quattro giorni ha annunciato Benny Gantz, ministro israeliano del gabinetto di guerra, parlando alla folla riunita a Tel Aviv in una manifestazione di solidarietà con le famiglie degli ostaggi. “Voglio assicurare le famiglie degli ostaggi. Non ci fermeremo, riprenderemo gli sforzi e l’azione militare a Gaza per liberare gli ostaggi e ripristinare la deterrenza”, ha affermato Gantz, citato da Times of Israel.

 

Redazione

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