Il caso Pandoro e l’inchiesta per truffa aggravata sono costati per ora all’influencer Chiara Ferragni 250mila followers. Una “emorragia” che però va analizzata e a farlo è Matteo Flora, esperto di strategie digitali che sul Riformista cura la pagina sull’intelligenza artificiale. Intervenuto a Mattino 5, Flora ha sottolineato i “250mila followers su 30 milioni sono meno della metà di quelli guadagnati con il festival di Sanremo. E’ ritornata un po’ indietro nella sua ascesa verticale, ritornando ai numeri del luglio dello scorso anno (2023)”.

Tornando ai follower persi, Flora chiarisce un aspetto tutt’altro che secondario: “Non è importante tanto quanti ma quali ha perso. Se avesse perso un po’ dei suoi seguaci più attivi e fedeli, quelli che commentano tanto e che magari si son trovati offesi, allora l’impatto sarebbe importante e significativo. Un ristretto numero dei followers delle grandi celebrità è molto attivo e quindi valgono davvero tanto per la reputazione personale della singola persona”.

Il post di scuse, chiede Federica Panicucci, è stato efficace? “Il problema è un altro – risponde Flora – è stato efficace per chi? Si tratta di comunicazione di crisi dove non esiste mai un messaggio che accontentata tutti. E’ stato un messaggio quasi perfetto per i suoi fan sfegatati, è stato quello che volevano sentire da lei, tant’è che adesso chiunque la attacca si trova i commenti dei fan che la difendono. Per il mercato – sottolinea invece Flora- invece non è stato un messaggio perfetto perché il problema reale rimane sulla fiducia: non è un errore di comunicazione ma di metodo. Quindi ha funzionano o no? La risposta a questa domanda è un’altra domanda: per chi?

 

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