Si apre una nuova indagine nei confronti di Chico Forti, dai contorni inquietanti. L’ex campione di surf, trasferito in Italia dagli Stati Uniti poco più di un mese fa e recluso nel carcere di Montorio a Verona, avrebbe chiesto a un detenuto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona. A riportarlo sono il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera, per cui Forti in cambio avrebbe promesso all’uomo un aiuto appena riottenuta la libertà.

Chico Forti dal carcere voleva contattare la mafia per mettere a tacere Travaglio e Lucarelli

Per questo la procura di Verona ha aperto un fascicolo d’indagine: “Abbiamo già avvertito le istituzioni e sentito tutti i possibili protagonisti. Per noi naturalmente non è una fesseria ma non aggiungo altro”, ha detto il capo della procura Raffaele Tito. I procuratori avrebbero sentito tre testimoni, tra cui anche un secondo detenuto che ha assistito all’incontro di Forti con l’uomo a cui è stato chiesto di contattare la ‘ndrangheta. Il fascicolo è contro ignoti al momento.

Perché Chico Forti ce l’ha con Travaglio e Selvaggia Lucarelli

L’ipotesi principale è che Chico Forti sia rimasto indispettito dal titolo del Fatto il giorno del suo arrivo in Italia: “Benvenuto assassino”, criticando l’accoglienza riservata all’imprenditore condannato negli Usa per omicidio. Quel giorno, infatti, era stato accolto trionfalmente dalla premier Giorgia Meloni. Della vicenda sono stati informati sia il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Dda di Torino.

Redazione

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