Chico Forti è pronto a tornare in Italia. Il 65enne trentino, condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike nel febbraio del 1998, dopo aver firmato l’accordo con il giudice federale statunitense sconterà il resto della sua pena detentiva nello Stivale. Forti si trova ora presso l’Agenzia statunitense per l’immigrazione, in attesa di essere trasferito, secondo fonti a lui vicine, nelle prossime 2-3 settimane. L’autorizzazione al rientro  era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington l’1 marzo scorso. Sulla scheda di Forti del Florida Department of Correction, alla data di inizio detenzione, il 7 luglio 2000, è stata aggiunta quella di ieri, indicata come data di rilascio.

La storia di Chico Forti

Enrico Forti, nato a Trento l’8 febbraio del 1959, diviene celebre per il windsurf: è stato il primo italiano a gareggiare nella coppa del mondo pro Pwa nel 1985. Nel 1987 un infortunio lo ha costretto ad interrompere la carriera sportiva, e abbracciare contemporaneamente quella delle produzioni di video e film di sport estremi. Nel frattempo comincia a collaborare per riviste (diventa capoeditore di Windsurf Italia), Festival e programmi sportivi.

La svolta arriva nel 1990 quando partecipa al quiz televisivo Telemike, in cui vince una consistente somma di denaro, tanto che due anni più tardi si trasferisce negli Stati Uniti. Lì divorzia dalla moglie italiana e sposa una modella: Heather Crane. I due hanno tre figli: Savannah Sky, nata nel 1994, Jenna Bleu, nel 1996 e Francesco Luce nel 1998, ma è sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami, che la sua vita cambia per sempre.

Nel 1998 viene trovato morto Dale Pike, figlio di Anthony Pike, per il cui omicidio, Forti, viene accusato. L’italiano stava infatti acquistando il Pikes Hotel a Ibiza dalla famiglia Pike, evento considerato dalle forze dell’ordine un forte movente. Dei fatti, Enrico darà versioni diverse con il passare del tempo, ma negli anni si è sempre detto innocente e quindi vittima di un errore giudiziario. Nel 2000 viene condannato all’ergastolo, che fino a oggi ha scontato nel Dade Correctional Institution di Florida City, vicino Miami. Sul suo caso, per la sua scarcerazione o quantomeno per il suo ritorno in Italia è stata portata avanti una battaglia processuale e mediatica fortissima, che ha visto la sua fine solo quest’anno. “Per me ora comincia la rinascita”, ha detto poco prima del suo trasferimento.

Redazione

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