La polemica
Christian De Sica e il vino abruzzese “di mer..a”, la battuta nel film di Natale alza un polverone politico e Netflix cambia il trailer
Una semplice battuta diventa un caso politico, che fa insorgere una Regione un territorio. Tutta ‘colpa’ di Christian De Sica, l’attore protagonista del suo nuovo film di Natale, il ‘cinepattone’ in uscita il prossimo 19 dicembre su Netflix “Natale a tutti i costi”.
Inaccettabile, secondo i critici di De Sica, una battuta sul vino abruzzese, che l’attore proprio in apertura del trailer del film definisce “una mer..a”. La scena al centro del ‘processo’ vede De Sica impegnato in una cena di famiglia, con l’attore Claudio Colica che orgogliosamente mostra a De Sica il vino che “il tizio dell’enoteca mi ha detto che ha vinto bottiglia dell’anno in Abruzzo”. Quando chiede a De Sica com’è, la risposta con ironia è appunto “una mer..a”.
Apriti cielo. Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha addirittura scritto all’attore romano per contestare la battuta: “Dispiace che gli autori non abbiano avuto la fantasia e l’acume necessari per evitare di recare un’offesa gratuita e ingenerosa, oltre che profondamente ingiusta. Non vorremmo che tale scelta fosse figlia di un vecchio pregiudizio nei confronti del vino abruzzese, che invece da decenni ha raggiunto punte di eccellenza e continua a ottenere prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Il rischio è che, nel vedere il trailer, il grande pubblico che la segue e apprezza da sempre (compresi i tanti abruzzesi che la amano da generazioni), possa farsi davvero l’idea che i vini abruzzesi siano generalmente prodotti di scarsa qualità, minando una reputazione conquistata con tanto lavoro e altrettanta passione”, la lettera infuocata del governatore.
Critiche a De Sica condivise anche dal Consorzio per la tutela dei vini d’Abruzzo. Il presidente Alessandro Nicodemi è ancora più duro: “Il cinema è cultura e va tutelato ma anche il lavoro dei viticoltori abruzzesi , che da decenni immettono sui mercati etichette tra le più premiate a livello nazionale e internazionali non merita di essere ben raccontato e non deriso o sminuito. In questo momento storico già complicato per l’economia italiana bisognerebbe fare attenzione ad attaccare – seppur con l’obiettivo di strappare una risata – una fetta così importante della produzione vitivinicola italiana, un emblema del made in Italy”.
Tramite il suo legale il Consorzio ha anche inviato una diffida a Netflix chiedendo il ritiro del trailer, che nel frattempo è stato cambiato, sottolinea Repubblica, e del film nel caso in cui non sia rivista la sceneggiatura.
Da parte di Marsilio comunque è arrivata, con ironia, la proposta a De Sica di andare in Abruzzo a constatare di persona la qualità del vino: “Come ‘punizione’ per il danno arrecato – scrive Marco Marsilio nella lettera – meriterebbe che la invitassimo a fare una tradizionale ‘passatella’ in una delle splendide cantine abruzzesi per poi farla ‘olmo’, negandole il piacere di condividere in amicizia i nostri deliziosi vini, rimandandola a casa con la gola asciutta e la sete inesausta. Ma siccome noi abruzzesi siamo ‘forti e gentili’, non le useremo questa cattiveria e le proponiamo di chiudere questo sgradevole incidente accogliendo il nostro invito a venirci a trovare quanto prima”.
Inoltre all’attore è stata lanciata anche una proposta ‘riparatoria’ di fronte al presunto danno inferto al vino abruzzese: “A una battuta gratuita che si poteva risparmiare, potremmo rimediare con uno spot gratuito per i nostri vini, che lo meritano, così da lenire i sentimenti feriti dei nostri viticoltori e degli abruzzesi tutti. E rinsaldare il legame con il suo pubblico, che anche qui è numeroso e al quale, invece di un sorriso, questa volta ha strappato una smorfia”.
© Riproduzione riservata