Le parole a 'La Zanzara'
Ciampolillo, il ‘senatore del Var’, la spara grossa: “Non mi vaccinerò, tra i morti Covid quelli in incidenti”

Ciampolillo show a ‘La Zanzara’. Il senatore pugliese eletto nel Movimento 5 Stelle e poi passato al Gruppo Misto dopo l’espulsione per il caso rimborsi, è stato protagonista della giornata di ieri al Senato per il voto di fiducia all’esecutivo arrivato dopo il soccorso del ‘Var’ per il rientro in Aula all’ultimo minuto.
Nel day after dunque il senatore, già noto per le posizione quantomeno bizzarre sull’uso della cannabis terapeutica contro il Covid-19 e per il sostegno alle tesi anti-scientifiche sulla Xylella, ci mette il carico da novanta.
Sul Covid Ciampollilo spiega a Parenzo e Cruciani, i due conduttori della nota trasmissione di Radio24, che la usa ma “non è quella la soluzione. Io sono per il modello svedese dove i morti sono pochi e non hanno fatto un giorno di lockdown. Questa è la mia idea. Spesso da noi si conteggiano come morti da Covid quelli morti in incidenti stradali – arriva a dire il senatore – e se tu hai avuto il Covid ad agosto e muori oggi, ti mettono come morto da Covid mentre hai un’altra malattia”.
Quanto al vaccino, il senatore ‘ex’ grillino spiega: “Non lo farò, sono per la libera scelta. E ad oggi ci sono delle evidenze di danni collaterali già pubblicate, paralisi facciali, ci sono anche delle morti – dice Ciampolillo in una affermazione non dimostrata – Non è la soluzione per uscire dal Covid. Bisogna puntare molto sulle difese immunitarie personali. Io sono vegano e ho difese immunitarie altissime. Io sono vegano e i vegani si difendono meglio dal Covid perché hanno difese immunitarie quasi perfette”. Il grillino spiega anche di aver suggerito al presidente del Consiglio Conte di “diventare vegano, l’ho suggerito per stare meglio”.
Quanto alla crisi di governo e ai rischi per la maggioranza di non poter governare per i numeri insufficienti, Campolillo sottolinea: “Ho dato il mio contributo perché adesso serve alla Nazione un governo per uscire da questo problema. Ho fatto la cosa giusta. Me lo ha chiesto anche mia madre, e tanti amici. Mia madre mi ha detto che non si può fare una crisi ma un governo che operi, e non bisogna fare queste sceneggiate da prima Repubblica”.
“Conte – aggiunge Ciampolillo – non mi ha promesso assolutamente nulla. Ieri ho aspettato la terza chiamata, mi sono preso il mio tempo. E’ un mio diritto, stavo decidendo, e ho deciso per il bene della Nazione. C’è stata anche un minimo di strategia”.
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