È al centro delle polemiche per una rissa avvenuta nella metro Spagna, Simone Cicalone, youtuber e content creato di successo. Video di denuncia, piccole inchieste, ma anche clip divulgative, con un’attenzione particolare alla sua Roma. Per l’ex manager in Mondadori e Telecom, appassionato di boxe e di sport di combattimento, non sono giorni facili dopo lo scontro avvenuto con alcuni borseggiatori sudamericani in metro, che stava riprendendo con la sua videomaker Evenila.

Le accuse di squadrismo

Una storia che per entrambi finisce in ospedale, così come per una giovane sudamericana che dopo aver ricevuto una spinta da Cicalone è andata a finire contro un muro restando ferita al naso e al labbro. Ora lo youtuber è chiamato a difendersi dalle accuse del web di squadrismo, considerando che i suoi video stanno abituando fin troppo spesso a gesti violenti: “Dicono che siamo picchiatori, fascisti e squadristi. Ma non è così. La gente è esasperata dai borseggiatori. Ho migliaia di richieste di persone che chiedono di venire in metro con me”, racconta in un’intervista a Repubblica. Un mese fa anche la Cgil aveva indirizzato una lettera al prefetto della città (“La Cgil dovrebbe difendere i lavoratori invece di pensare a me”) sostenendo che quelle di Cicalone sarebbero vere e proprio ronde organizzate e spettacolarizzate con video che normalizzano violenza e razzismo.

Il racconto dell’aggressione

Il creator continua a raccontare dell’episodio: «Siamo stati aggrediti. Io ho detto alla mia videomaker Evelina di accendere la telecamera per riprendere un ragazzo che si schiaffeggiava da solo, ma lui le rotto la camera. Lo abbiamo bloccato in attesa che arrivasse la Polizia, ho fatto la classica presa che fanno le forze dell’ordine, la Mata leao. L’ho solo fermato. Non è giustizia privata. Brutta scena ma andava fatta. Chi lascia scappare un criminale che ha appena aggredito una ragazza per me è una merda”.

La spinta alla ragazza

Sulla spinta alla ragazza ammette di aver sbagliato: “Non l’ho fatto per farle male, ma stava aggredendo la videomaker con la giacca. LE ferite al naso e al labbro non può essersele fatte nella caduta, la scena va vista tutta, non aveva segni quando si è rialzata, e poi è scappata. Non si spinge una donna, ho dato il cattivo esempio, ma siamo stati aggrediti da un gruppo” Sulla presa di posizione di molte persone a suo favore lo youtuber ammette: “Sono esasperate dai ladri. Io racconto uno spaccato, non risolvo il problema. La giustizia fai da te in metro esiste, ma non è la nostra. I borseggiatori vengono picchiati tutti i giorni dai turisti”. E sulla difesa del deputato di Fratelli D’Italia Riccardo De Corato aggiunge: “Chi è al governo dovrebbe prendere le difese dei cittadini derubati. I miei ideali? Sono più a sinistra”.

Redazione

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