Travolto e ucciso da un’auto mentre era in sella su una bici elettrica. Ennesima tragedia della strada a Milano dove nella notte è stata registrata la prima vittima del 2024 dopo un anno drammatico: nel 2023 sono state 13 le persone investite e cinque quelle in bici travolte da vetture. A perdere la vita Ivano Calzighetti, 37 anni, travolto poco dopo le 2.30 in viale Umbria all’altezza di via Scipione Pistrucci mentre stava tornando a casa.

Ciclista travolto e ucciso a Milano: l’auto guidata da 25enne

Il 37enne, che lascia la compagna e un bimbo di due anni, è morto sul colpo dopo essere stato investito da una Peugeot 208 guidata da una ragazza di 25 anni, denunciata per omicidio stradale. I rilievi sono stati effettuati dagli agenti della polizia locale, ora al lavoro per ricostruire con la dinamica e accertare eventuali responsabilità. L’incidente si è verificato a un incrocio regolato da semaforo, a quell’ora ancora funzionante: probabile, quindi, che uno dei due mezzi sia passato con il rosso.

La macchina, secondo i primi accertamenti, arrivava da piazzale Lodi e percorreva viale Umbria, mentre il 37enne in bici pare stesse attraversando il viale in direzione via Pistrucci. La ragazza che guidava la Peugeot, ed era in compagnia di un 22enne, si è subito fermata a prestare soccorso alla vittima. Sottoposta ai test alcolemici e tossicologici, la sua posizione è al momento al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Ciclista travolto, il presidio e la richiesta: “Milano città a 30 all’ora”

Gli attivisti di “città delle persone“, una rete di cittadini e organizzazioni che in questi due anni hanno dato vita alle mobilitazioni “proteggimi” “basta morti in strada” per chiedere una città a misura di persone, ricorderanno stasera Ivano Calzighetti. L’appuntamento è alle 19 nel punto dove è avvenuta “questa ennesima violenza stradale”, in viale Umbria all’altezza di via Pistrucci. Oltre a ricordarlo, scrivono gli attivisti, “chiederemo con forza che Milano diventi città 30 adesso, perché ogni scontro stradale avrebbe conseguenze molto meno gravi per tutte le persone coinvolte se le auto venissero guidate alla velocità giusta, che in città è 30 all’ora”. “Ci vediamo stasera, purtroppo” conclude il messaggio che sui social invita i milanesi a partecipare al presidio.

 

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