Il cinema nasce convenzionalmente nel 1895 in Francia, quando i fratelli Lumière proiettano per la prima volta in pubblico il loro primo cortometraggio come esempio essenziale degli elementi del cinema primitivo: una sola inquadratura composta da immagini di soggetti in movimento all’interno di un contesto reale. Il cinema rappresenta, in questo senso, il nuovo mezzo di intrattenimento che offre alle masse popolari uno spettacolo più economico rispetto ai mezzi artistici che erano presenti prima, come i libri fotografici. Il meccanismo alla base del cinema è che l’occhio umano percepisce il movimento quando guarda una serie di immagini in successione, essendo in grado di simulare il movimento in millesimi di secondo. Bisognerà però aspettare il metodo di proiezione del cinematografo affinché il cinema possa essere considerato un successo commerciale a livello internazionale. Iniziano così a nascere i primi effetti scenici rendendo le scene del film più veritiere. Il cinema inizialmente era muto, senza alcun suono e in bianco e nero. Uno degli attori più famosi di questo tipo di cinema è Charlie Chaplin, ancora ricordato per i suoi film rivoluzionari e con tematiche scomode. La vera rivoluzione però accade quando nasce il concetto di film come racconto e romanzo visivo puntando sugli effetti sonori, dato che inizialmente il cinema era muto. Dall’inizio degli anni Novanta soprattutto Hollywood diventa il paese sovrano del cinema, ma il vero boom cinematografico si ha negli anni successivi non soltanto negli Stati Uniti ma anche in Italia con registri del calibro di Federico Fellini, Bernando Bertolucci, Luigi Comencini e Sergio Leone, diventando monito e icone per il mondo del cinema.