L'ennesimo disservizio
Circumvesuviana bloccata per 45 minuti in galleria, passeggeri al buio tra panico, lacrime e malori: “Non si respirava”
Passeggeri al buio tra panico, lacrime e malori. E’ quanto accaduto nel primo pomeriggio di mercoledì 10 novembre all’interno di uno dei nuovi treni della Circumvesuviana, rimasto bloccato per circa 45 minuti in una galleria tra le stazioni di Seiano e Meta, comuni dell’area metropolitana di Napoli. L’ennesimo disservizio ‘offerto’ dall’Eav, la holding regionale che si occupa del trasporto pubblico, che – stando alle testimonianze pubblicate sui social – ha gettato nello sconforto più totale i passeggeri presenti a bordo che non hanno ricevuto alcun tipo di informazione.
L’episodio – così come comunicato dall’Eav – si è verificato sul treno diretto da Sorrento a Napoli delle ore 14.48, “ripartito da Meta con 45 minuti di ritardo” mentre ”il treno delle 13.54 da Napoli per Sorrento, è ripartito da Vico Equense con 40 minuti di ritardo”. Un treno affollato soprattutto di studenti in un orario considerato di punta della giornata. Inutili i tentativi dei passeggeri di mettersi in contatto con i numeri di emergenza (112 e 118).
La denuncia è stata pubblicata sulla pagina Facebook “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti“. “Quella che vedete non è un’immagine tratta da un film horror ma qualcosa di molto peggio. Il Treno Nuovo nel primo pomeriggio è rimasto bloccato per ben 45 minuti nella galleria tra Seiano e Meta, completamente al buio e senza alcun avviso dato ai viaggiatori. Secondo testimonianza di chi era presente, alcuni viaggiatori (tra i quali molti studenti) sono andati totalmente nel panico; c’è chi è svenuto e chi è crollato in un pianto a dirotto. Qualcuno ha provato a contattare i numeri di emergenza (112 e 118) ma i tentativi sono stati vani”.
Nei commenti al post c’è chi prova a sminuire, con scarsi risultati, il disservizio. “Il treno è rimasto effettivamente fermo una quarantina di minuti. Ma è rimasto al buio un paio di minuti, il tempo di staccare le batterie dell’etr di testa e abilitare l’etr di coda. I viaggiatori sono stati preallertati dal capotreno. Poi, abilitando l’ETR di coda è tornato indietro nella stazione di Meta dove sono scesi tutti i viaggiatori, i quali hanno preso il treno successivo. Il personale ha dato l’assistenza necessaria e tutto si è svolto senza nessun incidente”.
Una versione smentita da chi era presente sul convoglio. Scrive Rosalba: “Il vagone in cui viaggiavo io, uno degli ultimi, non ha visto nessuna assistenza necessaria. Abbiamo premuto tutti i pulsanti di emergenza, quelli che funzionavano mettevano solo in attesa. Le luci sono mancate più e più volte. Alcune persone si sono aperti la porta da soli (con l occorrente per l emergenza sulla sinistra ) per mancanza d’aria, dato che il treno nuovo ha quei vetrini che non si aprono sempre a mano, ma con il chiavino. È venuta una persona solo alla fine per controllare che non ne avessero aperte altre, quando il danno erano riparato e ha visto lei stessa le ragazze sedute a terra che piangevano. Nessun annuncio da altoparlante o a voce e una volta arrivati nel nostro vagone ci è stato solo detto: “Abbiamo risolto”.
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