Non sono soldati ma “codardi e terroristi” perché “stanno bombardando ospedali, uccidendo donne e bambini”. Parole del ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov secondo il quale gli invasori, temendo la sconfitta, avrebbero cominciato a commettere crimini contro l’umanità.

“Non sono più un esercito, sono comuni codardi e terroristi. Ci sono ancora molte prove da affrontare. Ci saranno sangue, lacrime, dolore. Ma ora più che mai abbiamo tutte le ragioni avere fiducia” perché “le capacità delle nostre forze armate stanno crescendo, gli aiuti stanno arrivando” ha sottolineato Reznikov, attraverso i propri canali social.

“Prima che tutto questo accadesse, in pochi avrebbero immaginato che avremmo potuto resistere alla Russia per 168 ore. Per un’intera settimana. Ma è così: l’Ucraina – chiosa – ha respinto gli occupanti russi. Ma nessuno, lo ripeto, né la Russia né l’Occidente credeva che saremmo durati una settimana. Gli unici che lo credevano eravamo noi” ovvero la maggioranza degli ucraini.

Il ministro della Difesa che “Chernihiv, Sumy, Konotop, Kharkiv, Mariupol, Kherson, Mykolayiv sono gli avamposti dell’Europa” e lancia un ulteriore invito alla “resistenza totale” contro le truppe russe: “E’ arrivato il momento di aumentare la pressione sul nemico, che ha perso l’iniziativa. E’ il momento di passare alla resistenza totale”. Reznikov si è rivolto soprattutto ai cittadini dei territori temporaneamente occupati dalle truppe russe. Con il vostro aiuto il nostro esercito vincerà e scaccerà più velocemente gli occupanti. Le truppe russe devono essere private del supporto della retroguardia”, ha sottolineato.

Poi l’invito ad attaccare le colonne di rifornimento che seguono le quelle corazzate. “Se il nemico rimane senza carburante, rifornimenti, cibo, supporto tecnico, non sarà in grado di fare nulla”.

Redazione

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