Il lancio
Clubhouse Android, quando l’app degli audio sarà disponibile sul ‘robottino verde’
La rassicurazione arriva dal blog ufficiale dell’applicazione: “Clubhouse per Android sarà presto disponibile”. Gli sviluppatori lo annunciano senza scomporsi troppo, ma l’entusiasmo è alto per la versione per Google Play dell’app esclusiva Apple più chiacchierata del momento e già valutata un miliardo di dollari a meno di un anno dalla sua nascita nella Silicon Valley.
La piattaforma di Rohan Seth e Paul Davison, co-fondatori di Alpha Exploration Co, l’azienda produttrice di Clubhouse, consiste in una serie di “stanze” all’interno delle quali si può parlare ed ascoltare live come se fossero dei veri e propri “forum” virtuali. Al momento è ancora in una fase di beta testing, tanto che il sistema è basato su un accesso a inviti proprio per limitare il numero di utenti che contemporaneamente possono eseguire l’accesso. Ma Clubhouse ora pare pronta per il grande salto e vorrebbe abbracciare anche il mondo Android, ben più numeroso di quello Apple vista la vastità di dispositivi a disposizione.
Per il momento non è disponibile nemmeno una versione web, in quanto l’homepage da desktop rimanda solo ad App Store. Non solo, il team di sviluppatori sta anche lavorando ad alcune difficoltà operative, come dimostrato dal fatto che la richiesta sempre più impellente di stanze dagli attuali possessori di iPhone sta mettendo in seria difficoltà la struttura informatica dell’azienda.
Un altro tema importante toccato nella recente discussione tra i co-fondatori è la considerazione dei club all’interno dell’app. Il social non è infatti organizzato solo intorno alle stanze, ma si configura su due livelli in un modello a scatole cinesi: i “club” che contengono le “stanze”. Se si organizza una stanza più volte con gli stessi moderatori e lo stesso orario, verrà fornita la possibilità di richiedere la creazione di un club. Una volta creato, all’interno dello stesso si potranno organizzare delle stanze. I club saranno di tre tipi: per eventi seriali, rivolti a una specifica community oppure esclusivi e ad accesso limitato.
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