Quattro regioni in zona rossa (oltre a Campania, Puglia e Val d’Aosta anche la Sardegna), mentre tornano in arancione Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Calabria e Toscana, che si aggiungono a tutte le altre regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento). Sarebbero queste le indicazioni emerse dai nuovi dati di monitoraggio settimanale della Cabina di Regia dopo aver raccolto i dati inviati ogni giovedì dalle regioni. In serata è prevista l’ordinanza firmata del ministro della Salute Roberto Speranza.

La Sardegna nel giro di un mese passa dalla zona bianca alla zona rossa a causa di un indice Rt arrivato, stando all’ultimo report, sopra la soglia di 1,25. Mentre la Calabria dovrebbe tornare dal rosso all’arancione proprio grazie a un Rt che sarebbe tornato sotto la soglia dell’1,25. Discorso analogo per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana tornano in arancione grazie all’incidenza scesa sotto i 250 casi settimanali per diecimila abitanti.

Puglia (258) e Val d’Aosta (416) restano in rosso con la Campania, che dovrà aspettare almeno un’altra settimana con un Rt sotto 1,25. La regione guidata da Vincenzo De Luca potrebbe tornare in zona arancione a partire dal 20 aprile.

“Da qui a qualche ora firmerò delle ordinanze e sulla base dei numeri che abbiamo una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all’arancione, ciò significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva ma il contesto è ancora molto complicato con un tasso di diffusione del virus significativo e le intensive piene”. Queste le parole di Speranza ospite al convegno organizzato da Fratelli d’Italia “Riapri Italia”. “La situazione in Europa non è facile. La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni andranno in area arancione. Ma dobbiamo essere molto prudenti”.

INDICE RT – Il valore dell’indice di contagio Rt nazionale è passato dallo 0,98 della settimana scorsa allo 0,92 di questa settimana. Il dato nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute. Cala anche l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana. Il bollettino dell’emergenza ha fatto registrare ieri 17.221 nuovi casi su 362.162 tamponi, il tasso di positività al 4,7%. I morti riportati 487.

La Sardegna registra il valore più alto 1.54, seguita da Valle d’Aosta (1.39) e Sicilia (1.22). Sono i dati contenuti nella bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute, al 7 aprile 2021 e relativi alla settimana 29/3/2021-4/4/2021. Nello specifico: Abruzzo 0.89; Basilicata 1.15; Calabria 0.93; Campania 1.19; Emilia-Romagna 0.81; FVG 0.79; Lazio 0.9; Liguria 1.19; Lombardia 0.85; Marche 0.86; Molise 0.81; Piemonte 0.9; PA Bolzano 0.91; PA Trento 0.86; Puglia 1.06; Sardegna 1.54; Sicilia 1.22; Toscana 1.02; Umbria 0.97; Valle d’Aosta 1.39; Veneto 0.96.

A sperare nel passaggio in Zona Arancione sono soprattutto i negozi, gli esercizi commerciali che potrebbero riaprire, e quindi parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i servizi alla persona. Nei festivi e prefestivi nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Stesse regole tra fascia Rossa e Arancione per bar e ristoranti. Chiuse ancora fino al 30 aprile palestre e piscine. In Zona Arancione consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri. Tutte le regole in vigore fino al 30 aprile.

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