Era in coma dal 5 ottobre 2020, giorno in cui è stato ritrovato all’esterno della propria abitazione riverso per terra, privo di conoscenza. Giancarlo Masala è morto lo scorso 17 ottobre, dopo un ricovero in ospedale durato 12 mesi, a causa di un peggioramento delle sue condizioni cliniche.

Con l’accusa di omicidio preterintenzionale è stato arrestato un vicino di casa della vittima, un ragazzo di 28 anni con la passione per il pugilato, già noto alle forze dell’ordine.

I fatti

Giancarlo Masala, 62 anni, padre di due figli, sarebbe stato picchiato dal ragazzo per futili motivi: l’aggressione è avvenuta in un condominio Ater in zona La Rustica. L’uomo è stato colpito con uno schiaffo che si è rivelato fatale. Trasportato immediatamente presso l’ospedale Sandro Pertini di Roma per una grave emorragia cerebrale, è rimasto in uno stato comatoso per oltre un anno, fino al giorno del decesso. 

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma-Montesacro hanno così dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio preterintenzionale di Masala.

La posizione del ragazzo- che era stato già individuato nei mesi scorsi- si è aggravata a seguito della morte della vittima. Fondamentali per l’emissione del provvedimento sono state le dichiarazioni assunte. Sembra  che i due si conoscessero e che l’aggressione sia scattata perché Masala si fosse rifiutato di ‘fare la guardia’ a un’auto di grossa cilindrata, forse rubata, lasciata con il motore acceso nei sotterranei del palazzo.

 

Roberta Davi

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