Come cambia il piano vaccinale di Figliuolo: si riparte con i docenti e gli over 18 delle isole minori per salvare il turismo

Figliuolo cambia ancora. Il generale, commissario all’emergenza Covid-19, anche se non ancora a livello formale, ha deciso di modificare nuovamente il piano vaccinale in vigore nel Paese.

IL PERSONALE SCOLASTICO – Un progetto rinnovato che risponde in particolare alle richieste pressanti arrivate da giorni da due Regioni, Campania ed Emilia Romagna. Quest’ultima, col presidente Stefano Bonaccini, aveva chiesto di riprendere le vaccinazioni al personale scolastico e universitario, interrotte un mese fa per dare uno ‘sprint’ ad anziani e categorie a rischio, che all’epoca procedevano troppo a rilento.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi emanerà nelle prossime ore una circolare in merito. Una decisione però già annunciata dall’assessore emiliano-romagnolo alla Sanità Raffaele Donini, che ha ricevuto una missiva dal Commissario che permetterà “nelle prossime settimane di completare l’immunizzazione del personale scolastico. Alla luce del positivo andamento della campagna Figliuolo ci dà il permesso di completare il personale scolastico, target già avviato per il 70%”.

Attualmente in Italia è stato sottoposto alla prima dose del vaccino il 74,2% del personale delle scuole, sono circa 390mila gli insegnanti rimasti in sospeso, in gran parte under 60. In questo caso andrebbero quindi utilizzati i vaccini di Pfizer o Moderna, se non verranno modificate ei prossimi giorni le attuali raccomandazioni per l’uso dei sieri di AstraZeneca e Johnson & Johnson, attualmente destinati alla fascia di età over 60.

LE ISOLE – Il secondo punto di svolta nel nuovo piano vaccinale di Figliuolo riguarda le isole, una battaglia che da settimane sta portando avanti tra molte critiche il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Il commissario all’emergenza ha deciso di aprire alle vaccinazioni di massa per le isole minori e somministrare dosi di vaccino anti Covid a tutti i soggetti dai 18 anni in su: in tale ottica va letta l’eliminazione della priorità di somministrazione agli anziani in 30 delle 35 isole minori del Paese.

L’obiettivo è quello di salvare la stagione estiva e così il turismo. Chi in questo ha fatto da apripista è stata appunto la Campania, che dal 28 aprile ha già iniziato a somministrare il vaccino ai soggetti dai 18 anni in su residenti sull’isola di Procida, diventata di fatto la prima isola Covid free d’Italia.

Da domani, 7 maggio, procederà allo stesso modo il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci: le vaccinazioni di massa inizieranno a Lampedusa, Linosa e Salina.

Se Figliuolo si è quindi ‘adeguato’ alle pressioni delle Regioni e del comparto turistico, chi si è schierato contro tale scelta è il virologo dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Secondo il professore infatti l’iniziativa presa dalla Campania è “profondamente ingiusta”, giudicando “pericolose” le autonomie che “danneggiano chi necessita del vaccino e non è ancora riuscito ad averlo”.

GLI OVER 50 ANNI – Ma a partire dal prossimo 10 maggio la struttura commissariale disporrà anche l’avvio delle prenotazioni per la somministrazione anche per gli over 50 del vaccino anti-Covid-19, ovvero fino ai nati nel 1971. Questa apertura, si apprende, “avrà carattere di gradualità ed è suffragata dal buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie, over 80 e fragili”, riportate nell’ordinanza n. 6 del 9 aprile 2021.

Le prenotazione per i cittadini over 50 verranno recepite “ferma restando la priorità per le persone affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 (comorbidità), seppur senza quella connotazione di gravità riportata per le persone fragili”, chiarisce l’ufficio del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo