Come cambiano le regole della scuola: quarantena, dad e mascherine dall’infanzia alle elementari alle superiori

LICEO SCIENTIFICO STATALE GAETANO SALVEMINI LEZIONE IN PRESENZA AULA LEZIONE LAVAGNA SCUOLA

Cambiano le regole a scuola, insieme con quelle del Green Pass e della Zona Rossa. Il governo ha presso atto del pressing di presidi e genitori e ha rivisto le misure della gestione dell’emergenza coronavirus nelle classi. “Stiamo marciando verso una nuova normalità”, le parole del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il meccanismo delle quarantene e il ricorso alla Didattica a distanza è stato profondamente rivisto. E dovrebbe diventare esecutivo a partire da lunedì prossimo.

Cambiano anche le regole alla scuola d’infanzia, che inizialmente sembrava dovessero rimanere invariate. E invece i bambini potranno restare in classe a fronte di quattro casi di positivi con l’obbligo per i docenti di indossare la mascherina Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultimo caso accertato. Al quinto caso lezioni sospese per tutti.

Distinzioni tra alunni vaccinati e alunni non vaccinati alle scuole elementari – dove finora tutti gli alunni passavano alla Dad con due positivi in classe e alla “sorveglianza attiva” con un caso: fino a quattro casi tutti in classe con obbligo di mascherina Ffp2 per docenti e alunni con più di sei anni. Al quinto caso le regole cambiano a seconda dello status del bambino. L’attività proseguirà in presenza ma con l’obbligo di mascherine “per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario, di essere guariti da meno di 120 giorni o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, oppure di avere effettuato la dose di richiamo”. Lezioni in presenza anche per i bambini con esenzione medica dalla somministrazione. Tutti gli altri alunni continueranno con la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Alle scuole secondarie, medie e superiori, le lezioni continueranno in presenza fino a un caso. A partire dal secondo positivo invece: chi ha concluso il ciclo vaccinale primario o è guarito da meno di 120 giorni o ha effettuato la dose di richiamo resterà in classe con obbligo di Ffp2; chi ha ottenuto un’esenzione alla vaccinazione resterà in classe “con l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per i minori e degli alunni direttamente interessati se maggiorenni”; chi non rientra nelle categorie passerà alla didattica digitale integrata per 5 giorni.

Il decreto precisa che la Dad, quando prevista, scatta se il quinto caso viene accertato entro cinque giorni dal primo. “Agli alunni per i quali non sia applicabile il regime di autosorveglianza – si legge nel documento – si applica la quarantena precauzionale della durata di cinque giorni, la cui cessazione consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene SARS-CoV-2 e con l’obbligo di indossare per i successivi cinque giorni i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di “una fase e un tempo nuovo” e che “la scuola è il cuore del nostro paese e vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza. Abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in dad, e nei pochi casi di dad, questa durerà 5 giorni dai 10 attuali”. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato che “stiamo marciando verso una nuova normalità con tutta la cautela che ci deve essere perché il virus c’è ancora ed è significativamente presente, sia nelle scuole che nelle nostre vite” e che al momento l’81,3% degli alunni, il 92% dei docenti e il 93,2% del personale tecnico amministrativo sono in presenza.

Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa il ricorso alla Dad “deve diventare una misura solo per l’emergenza. Chi è vaccinato o guarito dovrebbe restare sempre in classe: è anche un modo per spingere ulteriormente sulle vaccinazioni”. Per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti bisognava fare tutto il possibile “per mantenere il percorso didattico e l’organizzazione scolastica in presenza, anche nelle scuole primarie”.

Le nuove misure sono il secondo intervento sulla scuola in pochi giorni: il decreto dello scorso 27 gennaio aveva deciso la distribuzione di Ffp2 in modo gratuito al personale e agli alunni in autosorveglianza e di rendere i tamponi gratuiti per i bambini delle scuole elementari sia nelle Asl, in farmacia o in strutture convenzionate. Le nuove regole sulla scuola entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente entro lunedì.