La digitalizzazione ha creato opportunità, sviluppo ed innovazione nel settore assicurativo con un approccio completamente differente rispetto al passato ma in proporzione è aumentato, per i consumatori, il rischio di incappare in tentativi di frode. Negli ultimi anni stiamo registrando un crescente numero di frodi che hanno come oggetto polizze assicurative, per lo più auto-moto, contraffatte ed emesse da false compagnie o intermediari abusivi che operano sul web ai danni degli automobilisti italiani. I clienti, invogliati da prezzi molto convenienti, si rivolgono inconsapevolmente ad intermediari non regolarmente autorizzati e pagano per una copertura assicurativa che non verrà realmente garantita dalla compagnia.
Un trend da non sottovalutare quello del costante aumento delle truffe assicurative digitali che ha come effetto un duplice danno: perdita dell’importo pagato; mancata copertura assicurativa in caso di fermo e soprattutto in caso di sinistro. Ricordiamo che nel nostro Paese l’attività assicurativa può essere esercitata solo da imprese e intermediari iscritti negli albi tenuti dall’IVASS (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).
Truffe assicurative, come avviene il raggiro?
Lo scenario più comune è il seguente: i clienti si rivolgono a “finti intermediari” che si spacciano per broker o agenzie di assicurazioni tramite siti internet irregolari o annunci pubblicitari ingannevoli compilando un form con inserimento della targa e di altri dati personali, per poi essere successivamente contattati e tratti in inganno da un “prezzo scontato”, molto invitante. Verranno, poi, se è il caso, richiesti tutti i documenti necessari via WhatsApp o altri canali di messaggistica istantanea e, sempre utilizzando lo stesso canale, verrà fornito il preventivo e gli estremi di pagamento solitamente su carte prepagate o ricaricabili o tramite western union o qr code da pagare al tabacchi con i dati del beneficiario intestati quasi sempre a persona fisica per poi infine ricevere, da operatori fraudolenti, la polizza contraffatta.
I truffatori mettono in atto strategie digitali sempre più sofisticate; cercano di forzare l’acquisto immediato del preventivo, facendo leva su uno sconto valido entro la giornata. Purtroppo questi siti farlocchi di assicurazioni spiccano spesso in prima pagina tra gli annunci sponsorizzati dei motori di ricerca, come Google. Nell’azione di contrasto ai siti irregolari è da sottolineare la collaborazione da tempo instaurata tra IVASS e Google nella realizzazione del programma di verifica per gli inserzionisti che il noto motore di ricerca ha reso operativo dal 1° novembre. L’iniziativa di grande rilevanza è finalizzata quindi a contrastare le frodi online e tutelare i consumatori.
Cosa fare se si è stati vittima di truffa?
E’ utile sempre procedere con una denuncia presso le autorità competenti (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) e riportare tutte le informazioni sulla truffa subita ed in caso di frode avvenuta online, direttamente alla Polizia Postale.
Quali accorgimenti attuare per mettersi al sicuro dalle frodi assicurative?
Ricordiamo che tramite il sito dell’IVASS è possibile consultare gli elenchi completi delle imprese assicurative italiane e straniere che possono operare nel nostro paese, oltre che il Registro Unico degli Intermediari (RUI) e l’elenco degli intermediari dell’Unione Europea. Ma non solo, IVASS ha stilato anche una lista di siti web che sono considerati fraudolenti o non attendibili, costantemente aggiornata.
Diffidare, inoltre, da presunti agenti che chiedono contatto esclusivamente tramite cellulare o mediante sistemi di messaggistica veloce. Spesso questi falsi intermediari adottano sistemi di vendita aggressivi e chiedono pagamenti urgenti a favore di carte prepagate che non è affatto consentito per la regolare riscossione del premio assicurativo.
In tali circostanze bisogna prestare massima attenzione e diffidare dall’effettuare il pagamento e di utilizzare solo canali ufficiali di agenzie e compagnie assicurative riconosciute.
Le compagnie online non utilizzano domini generici (Gmail, hotmail, Yahoo, etc…) né canali come WhatsApp o Telegram. Ci sono delle caratteristiche comuni, che possono fare da campanello d’allarme. Di solito si tratta di siti falsi molto scarni, con poche pagine e con strutture che imitano i portali più noti. Spesso hanno nomi molto simili a quelli di assicurazioni più conosciute o a siti di comparazione, con gli stessi loghi, immagini o altri elementi distintivi.
Come si fa a capire se l’assicurazione stipulata è falsa?
In caso di acquisto già effettuato è utile verificare i dati riportati nella polizza, inclusi le intestazioni e i piè di pagina, occhio alle correzioni e alle piccole differenze. Anche se possono sembrare errori materiali, potrebbe trattarsi di un caso di contraffazione. Inoltre è sempre possibile verificare la copertura assicurativa tramite il Portale dell’automobilista, grazie all’inserimento di due semplici dati, tipologia di vettura (auto, moto, ecc.) e il numero di targa. Per ulteriori informazioni o per segnalare un possibile operatore abusivo, è possibile rivolgersi al Contact Center Consumatori dell’IVASS al numero verde gratuito 800 486661.
Auspichiamo che anche il fenomeno dell’intelligenza artificiale possa, in futuro, essere di ausilio al contrasto del fenomeno con il fine di poter sventare una frode tempestivamente, arrivando magari a bloccare le transazioni anomale ed illegali in tempo reale con tecniche di apprendimento automatico proprie dell’AI volte a riconoscere solo pagamenti online a favore di compagnie e/o intermediari ufficiali autorizzati.
In ottica rilevamento delle frodi l’AI potrebbe essere di ausilio ad identificare degli “schemi” indicativi e caratteristici di tali frodi e far sì ad esempio che i motori di ricerca blocchino immediatamente la visualizzazione all’utente dei vari siti o annunci fraudolenti grazie all’utilizzo di software capaci di individuare segnali precisi di rischio.
Per oggi è tutto, alla prossima settimana.