Il giorno dopo la tragedia dei tre operai precipitati sabato 17 dicembre a Torino insieme al braccio della gru utilizzata per la ristrutturazione di un palazzo, proseguono gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei consulenti della procura per accertare le cause della crollo che ha ferito un altro operaio e due passanti, una donna colpita da un calcinaccio e un uomo uscito vivo dall’auto colpita, per fortuna, solo parzialmente da un braccio della torre.

L’operaio, Mirzad Svrka, 39enne bosniaco, è stato dimesso dall’ospedale Cto di Torino con 5 giorni di prognosi (nel pomeriggio era stato anche ascoltato dagli inquirenti per una prima versione di quanto accaduto). Dimissioni anche per l’automobilista che ha riportato un trauma vertebrale e una prognosi di 60 giorni. Ancora in ospedale la donna colpita da calcinaccio: ha riportato un trauma cranico ed è in stato di choc.

L’intera area presente in via Genova, zona molto frequentata durante la settimana, è stata posta sotto sequestro, con i Vigili del Fuoco impegnati nel capire cosa abbia causato l’incidente. Errore o imperizia, queste le cause più accreditate ora vaglio degli inquirenti. In mattinata un drone ha sorvolato l’intera area mentre i cittadini hanno posto alcuni lumini e mazzi di fiori lungo le transenne per ricordare Roberto Peretto, 52enne Cassano d’Adda (Milano), Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate (Milano), Filippo Falotico, 20 anni, di Coazze (Torino). Mentre la gru si schiantava al suolo, il ‘braccio’ si è abbattuto su un balcone al secondo piano della palazzina di fronte.

L’incidente è avvenuto mentre era in corso l’assemblaggio di una gru da cantiere con l’impiego di un’altra gru della ditta Calabrese per ristrutturare il tetto di una casa. Le due gru sono collassate una sull’altra. “Pensiamo a un cedimento della base che ha comportato a cascata il crollo della struttura reticolare”, ha spiegato all’Ansa il comandante dei vigili del fuoco, Agatino Carrolo.

Intanto si susseguono le testimonianze delle persone presenti nella zona al momento del crollo. Oltre al video diventato virale che riprende gli attimi immediatamente successivi al cedimento della gru, una ragazza residente in via Genova racconta: “Quel braccio meccanico era inclinato in maniera strana. Sembrava un arcobaleno. Meno di 10 minuti dopo mi hanno telefonato per dirmi che era crollato tutto”.

Un commerciante riferisce che “pochi secondi prima del crollo della gru era passato un autobus. L’auto colpita (con un 33enne rimasto ferito con una prognosi di 60 giorni, ndr) gli era subito dietro”. Il conducente del pullman “dopo un attimo di esitazione ha accelerato ed è andato via”. Secondi decisivi per evitare un bilancio ancor più grave.

 

Intanto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha annunciato che “in occasione dei funerali di Marco Pozzetti, Roberto Peretto e Filippo Falotico sarà proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio per la loro tragica scomparsa e di commossa partecipazione dell’intera comunità torinese. Si disporrà l’esposizione della bandiera civica a mezz’asta nelle sedi comunali”.

Il racconto della donna colpita dal calcinaccio: “Non ricordo nulla”

Il Corriere della Sera riporta le parole della donna di 61 anni, Carolina Suraci, ferita da un calcinaccio e ricoverata in stato di choc al Cto di Torino. “Non so cosa sia successo, ho sentito un dolore alla testa e mi sono ritrovata piena di sangue. Non mi ricordo nulla”.

La donna è crollata a terra e il primo a soccorrerla è stato Alberto, titolare di un bar della zona: “Aveva un taglio profondo. L’abbiamo fatta accomodare qui nei tavolini sotto i portici, era sconvolta”. L’uomo sottolinea poi che “fosse successo durante un giorno feriale avremmo contato decine di vittime” perché “questa strada è sempre trafficata e invece in quel momento passava solo quell’Alfa Romeo grigia”.

Poi aggiunge: “Sentivo urlare dall’alto, ho alzato gli occhi e la gru ondeggiava, come se ci fosse una tempesta, ma non tirava un alito di vento. C’erano due persone che cercavano disperatamente di non cadere nel vuoto, ma non ce l’hanno fatta e sono precipitati giù. È stato terribile”.

 

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