“Ho avuto un malore che ho cercato di mascherare. Ho concluso il collegamento e poi ho spiegato che avevo bisogno di staccare. Non so nemmeno se ne siano accorti gli spettatori”. Aveva raccontato così quanto accaduto lo scorso settembre nel corso della trasmissione Quarta Repubblica, in onda su Rete4 e condotta dal collega Nicola Porro.

Da quel giorno per Maria Giovanna Maglie è iniziato un lungo calvario in ospedale, fino alla scomparsa nelle prime ore del 23 maggio all’età di 70 anni in seguito ad una serie di problemi di salute e alle complicanze di un intervento chirurgico subito nello scorso mese di settembre.

A dare la notizia del decesso, avvenuto in un ospedale romano, è stata Francesca Chaouqui, amica e collega. “E’ tornata questa Mattina alla Casa del Padre. È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”.

Nata a Venezia il 3 agosto del 1952, Maria Giovanna Maglie era già stata ricoverata in ospedale negli ultimi mesi del 2022 e nei primi del 2023 “per una serie di interventi chirurgici, ecco la ragione della mia latitanza” aveva scritto ad inizio dicembre la giornalista mostrando, via Twitter, il suo ultimo libro su Emanuela Orlandi.

Nel settembre 2022 aveva raccontato sempre tramite i social di aver sofferto un malore durante la diretta tv della trasmissione Quarta Repubblica, dove era stata invitata per commentare le elezioni politiche del 25 settembre. A Il Corriere della Sera ha raccontato che a salvarle la vita dopo il malore a Quarta Repubblica era stato un intervento d’urgenza al cuore per un aneurisma all’aorta all’European hospital di Roma. Poi sono intervenute le complicazioni ed era stata ricoverata per diversi mesi a causa di una forte anemia.

La sua carriera giornalistica era iniziata nel 1979 all’Unità, da cui si era dimessa per divergenze ideologiche. Nel 1989 l’assunzione in Rai e l’anno successivo, allo scoppio della prima guerra del Golfo, era stata in Medio Oriente come inviata del Tg2. In seguito era diventata corrispondente da New York, imponendosi per il suo stile esuberante e polemico. Nel 1993 si era dimessa dalla Rai per un caso di presunti rimborsi spese gonfiati che si concluse con l’archiviazione delle accuse. In seguito aveva collaborato con Il Giornale, Il Foglio, Radio Radicale, Radio24 e Dagospia

Fu anche scrittrice: tra i suoi libri la biografia di Oriana Fallaci e alcuni saggi su argomenti di politica internazionale. Molto presente in tv come opinionista in diversi programmi politici, è sempre stata vicina a idee di destra. All’inizio del 2019 fu al centro di una polemica perché la Rai era intenzionata ad affidarle una striscia informativa subito dopo il Tg1. Di fronte alle proteste di Pd e Movimento 5 Stelle, il progetto non si realizzò.

Sostenitrice del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, dal 2016 non risulta più iscritta all’Ordine dei giornalisti per mancato pagamento delle quote annue di iscrizione.

La giornalista era stata data in corsa alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, con la Lega, cui si è avvicinata negli ultimi anni. Candidatura poi smentita.

Redazione

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