Sarà l’autopsia, in programma mercoledì 26 giugno, a fare chiarezza sulle cause della morte di Vera Splepoj, la psicologa e scrittrice trovata senza vita all’interno della propria abitazione a Padova il 21 giugno scorso. Dopo un esposto dei familiari  della 70enne, la procura locale ha infatti aperto una indagine preliminare con l’ipotesi di omicidio colposo proprio per consentire l’esame autoptico e far luce sulle circostanze del decesso. Nel fascicolo, al momento, non risultano persone indagate.

L’autopsia e i funerali

La professionista, molto apprezzata per il suo impegno pubblico e politico, era stata trovata senza vita venerdì scorso, 21 giugno, dalla governante. Era stesa sul divano di casa e, da una prima analisi sul cadavere, non sono emersi segni di violenza. Una morte che ha però destato sospetti  nella famiglia della psicologa che, così come raccontato dai suoi affetti più cari,  aveva dichiarato di sentirsi in salute. Dopo l’autopsia, la salma verrà restituita ai familiari con i funerali che dovrebbero tenersi nella giornata di giovedì 27 giugno.

Nota al anche al pubblico televisivo per i suoi numerosi interventi sul piccolo schermo, era nata a Portogruaro e si era laureata in Psicologia all’Università di Padova nel 1977 con una tesi intitolata “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”. Nei primi anni Ottanta aveva pubblicato il suo primo libro, “Capire i sentimenti”, dedicandosi sempre alla dimensione affettiva dell’essere umano, tema su cui ha scritto numerosi testi.

La carriera

È stata docente all’Università degli Studi di Siena per l’insegnamento di Sociologia della Salute, inoltre è stata presidente dell’International Health Observatory. Ha lavorato nelle commissioni ministeriali per l’istituzione dell’ordine professionale e presieduto la Federazione Italiana Psicologi e l’International Health Observatory, collaborando nel frattempo anche come editorialista per il Gazzettino.

Alle spalle aveva anche una militanza politica: candidata per Alleanza Nazionale nel 1999 alle elezioni europee, dove non è stata eletta dopo le circa settemila preferenze ricevute e nel 2006 è stata candidata al Senato dall’Udc. Dal 1999 al 2004, su indicazione di Gianfranco Fini, è stata assessore alla cultura, musei e servizi sociali per la provincia di Padova. A ridosso del nuovo secolo ha lavorato come psicoterapeuta della squadra di calcio del Palermo. Era stata inoltre presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory, organismo dedicato alla promozione della salute mentale a livello globale. E’ stata consigliere per l’Authority per il Volontariato dal 2000 al 2004 e dal 2002 al 2006 per il Ministro delle comunicazioni. Il 3 aprile scorso era stata chiamata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a far parte del rinnovato Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo.

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