La scomparsa del divo: aveva 88 anni
Addio ad Alain Delon, l’infanzia difficile, la macelleria e il mondo del cinema: la vita bella e tormentata del divo francese
Addio ad Alain Delon, icona del cinema francese e mondiale, morto nelle scorse ore all’età di 88 anni dopo una lunga malattia. Da tempo era lontano dai riflettori. All’agenza France Presse i tre figli “Alain Fabien, Anouchka, Anthony così come (il suo cane) Loubo, annunciano con immensa tristezza la dipartita del loro padre”. Alain Delon “è morto pacificamente nella sua casa a Douchy (a due ore circa da Parigi, ndr), circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia (. ..) La sua famiglia chiede gentilmente di rispettare la sua privacy, in questo momento di lutto estremamente doloroso”.
Delon, l’infanzia difficile e le due famiglie
Delon nel 2019 venne colpito da un ictus e da tempo era affetto anche da un grave linfoma. All’anagrafe Alain Fabien Maurice Marcel Delon, era nato l’8 novembre 1935 a Sceaux, nel nord della Francia. Figlio del gestore di un piccolo cinema e di una commessa, Delon soffrì molto per la separazione dei genitori che iniziarono una nuova vita. Quando aveva quattro anni, venne affidato a una famiglia adottiva.
Da aspirante macellaio ad attore
Lasciata la scuola a 14 anni, iniziò a svolgere diversi lavori. Poi quando si rende conto di essere destinato a diventare impiegato di macelleria, lascia tutto e si unisce alla Marina francese in Indocina all’età di 17 anni. Ha 20 anni quando torna a Parigi. Commercia al limite della legalità a Pigalle, ma la sua bellezza insolente gli apre le porte del cinema. Fino all’inizio della sua carriera cinematografica, il cui successo è inestricabilmente legato a Luchino Visconti. Rocco e i suoi fratelli prima (nel 1960) e Il Gattopardo poi (1963) lo consacrano come uno dei più noti volti del cinema mondiale.
Delon e la vita sentimentale movimentata
Attore e divo mondiale dalla vita sentimentale particolarmente movimentata: prima ancora di porre fine alla relazione con Romy Schneider, avviata nel 1958 sul set di “L’amante pura”, ebbe una storia con la cantante Nico, dalla quale nel 1962 ebbe un figlio, mai riconosciuto; nel 1964 sposò Francine Canovas, con la quale ebbe il figlio Anthony e dalla quale divorziò quattro anni dopo. Dal ’68 all’83 fu legato all’attrice Mireille Darc, mentre dall’87 al 2001 ebbe al fianco la modella Rosalie van Breemen, madre di Anouchka e Alain-Fabien. Al suo fianco, negli ultimi tempi della sua vita, c’era Hiromi Rollin, 66 anni, aiuto regista da trenta al fianco di Delon, prima come assistente poi come compagna. Nell’estate del 2023, la donna era stata accusata dai figli di maltrattamenti e circonvenzione di incapace, oltre che di mire sull’eredità. Figli che finirono in tribunale nel 2019 perché in polemica sul ricovero del padre.
Gli ultimi anni di vita
A causa della malattia, Delon a volte era presente a volte assente. Il figlio Alain-Fabien spiegò recentemente che per gran parte del tempo non sappiamo cosa realmente accade nella sua testa. Quando nel luglio 2023 un medico lo aveva visitato nella sua residenza di campagna a Douchy, due ore d’auto a sud di Parigi, dove si è spento, Delon aveva faticosamente detto “voglio morire, la vita è finita”.
Alain Delon, la lettera della compagna contro i figli
Negli ultimi mesi, Hiromi Rollin, l’ultima compagna di Delon aveva mandato una lettera alla procura di Montargis, che già indagava sulle condizioni di salute dell’88enne, per chiedere accertamenti su dei fatti simili a un “tentativo di omicidio premeditato”.
Nella lettera di Rollin, scritta dal suo avvocato Yassine Bouzrou, veniva messo in luce il peggioramento delle condizioni di salute di Alain Delon, affetto da un linfoma diffuso. Secondo la donna le condizioni di Delon erano stabili grazie alle cure dei medici svizzeri, ma da quando lei è stata cacciata da Douchy, i figli non avrebbero più portato il padre in Svizzera per un controllo previsto il 28 agosto scorso (2023) e non avrebbero più consultato il medico curante dal 30 giugno scorso. Il tutto sarebbe confermato da alcuni messaggi tra i figli dell’attore Anouchka, Anthony e Alain-Fabien in cui si dicono “consapevoli che le cure sono vitali” e che interrompendole si “accelererebbe la morte del padre”.
Per Rollin sarebbe proprio questa circostanza ad aver fatto peggiorare la salute di Alain Delon. Secondo gli sms, visionati anche da ‘Le Figaro’ sarebbe stato il figlio Anthony a proporre “di sospendere immediatamente la chemio” per nutrire il padre con “succhi di frutta per compensare le sue carenze”.
Nella lettera dell’ex compagna, si legge: “I figli di Delon non possono ignorare che la sostituzione di un trattamento farmacologico pesante con succhi di frutta non garantirà in alcun modo la stabilità dello stato di salute di un uomo di 88 anni affetto da una grave malattia solitamente curata da medici specialisti”. “Questi elementi consentono di affermare che avrebbero commesso atti che potrebbero caratterizzarsi come tentato omicidio” concludono Rollin e il suo avvocato.
L’omaggio “postumo” a Cannes nel 2019
‘Angelo malvagio’, ‘sole nero della settima arte’, Delon è stato una vera star dell’epoca d’oro del cinema francese. Era e resterà noto per il suo personaggio da duro. La sua bellezza e il suo magnetismo hanno affascinato i più grandi registi. Anche se i suoi tormenti interiori erano noti già dagli inizi. Alain Delon ha “una personalità abbastanza autodistruttiva e alla ricerca della propria identità” raccontò il regista Joseph Losey. “Il meglio e il peggio, entrambi inaccessibili e cosi’ vicini, freddi e brucianti”, ha riassunto Brigitte Bardot in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’artista.
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