L'operazione che ha smantellato i vertici del partito di Dio
Come è stato ucciso Nasrallah, le bombe anti-bunker nel “Nuovo ordine” e il discorso di Netanyahu che ha ‘tranquillizzato’ Hezbollah
E’ stata denominata “Nuovo ordine“, l’operazione militare israeliana a Beirut dove è stato ucciso, in seguito ad un massiccio bombardamento, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, 64 anni. Un “attacco mirato” avvenuto nel quartier generale centrale di Hezbollah nella zona di Dahiyeh. Una vera e propria pioggia di bombe anti-bunker, oltre 80 quelle sganciate dai bombardieri dello Squadrone 69 che ha guidato l’attacco con gli aerei F-15I.
Le bombe anti-bunker
Bombe anti-bunker che sono concepite per distruggere edifici protetti, anche in cemento, perché penetrano nell’obiettivo ed esplodono successivamente all’interno grazie a sistemi diversi. Bombe che hanno creato voragini spaventose, provocando vittime collaterali. Bombe dal peso di una tonnellata ciascuna finite tutte sul bunker dove si trovava il numero uno del partito di Dio, al comando dal 1992 dopo che Israele aveva eliminato Abbas al Muwasi mentre viaggiava su una mercedes dopo aver partecipato alla commemorazione di un leader di Hezbollah ucciso otto anni prima. Abbas al Muwasi rientrava a Beirut quando fu raggiunto dagli elicotteri Apache di Israele che con missili anticarro distrussero la vettura, sulla quale viaggiavano anche la moglie e il figlio di sei anni.
L’attacco mentre Netanyahu parlava all’Onu
L’attacco è avvenuto, secondo quanto riferisce il portavoce militare dell’Idf, il tenente colonnello Nadav Shoshani, mentre i vertici di Hezbollah si trovavano nel quartier generale per coordinare attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele. Ma anche in concomitanza con il discorso di Benjamin Netanyahu all’Onu dove, oltre a respingere qualsiasi richiesta di tregua, ricordava all’Iran che “se voi ci attaccate noi vi colpiremo. Non ci sono posti in Iran che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere, e questo è vero per tutto il Medio Oriente”. Così come era già capitato nell’operazione a fine luglio 2024 a Teheran con Ismail Haniyeh, capo di Hamas. Discorso, quello di Netanyahu a New York, che probabilmente ha distratto anche i leader di Hezbollah, convinti di avere ancora qualche ora di margine prima del bombardamento a tappeto israeliano.
Con la morte di Nasrallah, confermata nelle scorse ore anche da Hezbollah, l’esercito israeliano afferma che “la maggior parte” dei leader militari del partito di Dio è stata uccisa. Su X, l’Idf ha diffuso un organigramma dei vertici di Hezbollah con 18 nomi, incluso quello di Nasrallah, apponendo su ognuno di essi la scritta ‘eliminated‘.
L’offensiva in Libano: in poche settimane smantellata Hezbollah
Un lavoro di intelligence, guidato soprattutto dal Mossad, servizi segreti all’estero di Israele, che ha visto l’esercito intensificare l’offensiva in Libano nel giro di poche settimane, arrivando di fatto a smantellare il nucleo di comando. Un primo, deciso, segnale era arrivato la scorsa settimana con l’esplosione dei carcapersone (modificati mesi fa dagli israeliani) in dotazione all’esercito di affiliati del partito di Dio. Senza cellulari e cercapersone, le comunicazioni tra i leader del movimenti sono diventate sempre più difficili, tanto da richiedere spesso incontri ravvicinati.
Tel Aviv – secondo il New York Times – ha saputo della riunione con Nasrallah, ha ricevuto le coordinate ed ha passato l’ordine ai caccia. Sempre secondo le fonti del quotidiano c’erano stati altri momenti dove il segretario del partito di Dio era a tiro ma il governo non avrebbe autorizzato l’operazione.
Il portavoce dell’esercito Nadav Shoshani ha però invitato a non abbassare la guardia perché gran parte dell’arsenale di Hezbollah rimane intatto nonostante gli intensi attacchi israeliani della scorsa settimana, annunciando che l’organizzazione terroristica sarà ancora colpita. “La minaccia non è scomparsa”, ha detto Shoshani, “è sicuro supporre” che Hezbollah risponderà. Poi ha chiarito che l’attacco aereo contro il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah si è basato su anni di monitoraggio, insieme a “intelligence in tempo reale”.
L’esercito ha poi ordinato nuove restrizioni agli assembramenti di massa in alcune parti del centro di Israele, inclusa la grande area di Tel Aviv in previsione di una potenziale risposta da parte di Hezbollah dopo l’annuncio dell’uccisione di Nasrallah. Lo fa sapere il portavoce dell’IDF, Daniel hagari. Saranno vietati gli assembramenti di oltre 1.000 persone.
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