Fine di un incubo
Conferma assoluzione genitori Renzi, le reazioni politiche: “La verità più forte di ogni sciacallaggio”

“Sono stati anni di dolore e ingiustizia. Oggi finalmente si chiude questa pagina che non avrebbe mai dovuto aprirsi. Resta l’amarezza per anni terribili. Resta la verità che è più forte di ogni sciacallaggio. Un abbraccio a tutta la famiglia Renzi e uno fortissimo a Matteo”. Commenta così via Twitter la coordinatrice nazionale di Italia Viva, e capogruppo al Senato di Azione-Italia Viva, Raffaella Paita la conferma dell’assoluzione, da parte della Cassazione, dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi, Laura Bovoli e Tiziano Renzi nel processo per false fatture.
“Inammissibile” il ricorso del procuratore generale di Firenze contro il proscioglimento dei due coniugi emesso dalla Corte di Appello di Firenze il 18 ottobre 2022: questa la decisione degli ermellini.
Domani compro Il Fatto per leggere il pezzo di Travaglio sull'assoluzione definitiva di Tiziano Renzi e la signora Bovoli…
— Mario Lavia (@mariolavia) July 7, 2023
Eloquente anche il cinguettio di Luciano Nobili, consigliere regionale di Italia Viva: “L’assoluzione definitiva e completa di Laura Bovoli e Tiziano Renzi è una bellissima notizia per la loro famiglia, per chi gli vuole bene e gli è rimasto accanto in questi anni difficili, dove hanno dovuto subire ogni tipo di ingiuria. Posso solo immaginare il dolore causato da accuse infamanti, dalla violenza negli affetti, dalla gogna mediatica senza aver alcun ruolo pubblico, dalla diffusione persino di lettere privatissime tra padre e figlio”.
“Meritano il nostro abbraccio piu’ forte in questo giorno di liberazione. Ma – prosegue – non possiamo non domandarci chi restituira’ mai loro tutto quello che gli e’ stato tolto? Chi li risarcira’ per questo ingiusto calvario? Chi chiedera’ scusa per una infame campagna di diffamazione e demonizzazione durata anni? Chi paghera’ per tutto questo?”. “E non possiamo smettere di impegnarci nella battaglia garantista per una giustizia giusta perche’ e’ una priorita’ assoluta per chi vuole un Paese piu’ civile. Un Paese in cui nessuno usi piu’ le aule di tribunale per distruggere gli avversari, in cui chiunque sia innocente fino al terzo grado di giudizio, a prescindere dal cognome che porta”, conclude Nobili.
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