L'Appello di Parigi
Congresso dei Giovani democratici, una delegazione italiana in prima linea per contrastare populisti e sovranisti europei
Il meeting, organizzato dai francesi di Jeunes Democrates del partito MODEM, ha avuto come principale obiettivo l’elaborazione de “l’Appello di Parigi”
Una delegazione italiana ha partecipato al Congresso dei Giovani Democratici Europei, tenutosi a Parigi questo weekend. Il congresso, organizzato dai francesi di Jeunes Democrates del partito MODEM, ha avuto come principale obiettivo l’elaborazione de “l’Appello di Parigi”, una call to action per attivare i giovani riformisti di tutto il continente in vista delle prossime elezioni europee. Al suo interno, si legge che i giovani centristi vogliono essere “in prima linea per contrastare i populisti e sovranisti europei, affermando un’idea di Europa più ambiziosa, autonoma e autorevole per le grandi sfide internazionali che abbiamo di fronte”.
I più di 50 delegati, provenienti da tutta Europa, hanno ascoltato e dialogato con la Segretaria di Stato agli affari europei Laurence Boone, la deputata francese Maud Gatel e l’euro-parlamentare Marie-Pierre Vedrenne.
“È stato utile confrontarsi tra noi sui nostri paesi: eravamo insieme perché parte di una stessa famiglia, uniti nella diversità. Abbiamo così coltivato lo spirito di Ventotene, facendo sì che il disegno dei padri fondatori diventi proprio di quei figli che possono terminare la costruzione europea”, ci ha detto Martino Bertocci, uno dei partecipanti italiani.
Secondo Sara Tintilla, un’altra partecipante dall’Italia, “il riconoscimento del successo dei giovani polacchi nel contrastare il populismo ci ha dimostrato che la partecipazione giovanile può avere un impatto significativo sulla politica europea”. “Il congresso – ci ha detto Leonardo Lucchesi – è stata un’opportunità incredibile per constatare un nuovo attivismo europeista. È importante che i giovani non si dipingano solo come “ribelli”, ma anche come cittadini attivi, capaci di promuovere un dialogo concreto coi rappresentanti eletti”. Come recita la conclusione dell’appello di Parigi, “non vediamo l’ora di sprigionare le energie di tutta la gioventù riformista Europa per fermare il populismo alle elezioni europee e aprire un nuovo capitolo della nostra storia comune, una storia europea”: presto li vedremo alla prova.
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