"Con il taglio parlamentari servono provvedimenti"
Consulta, dopo Cartabia è il turno di Morelli ma solo per tre mesi
Nessuno strappo alla tradizione, ma tra i giudici costituzionali sì. Mario Morelli, 79 anni, membro anziano della Consulta ed ex vice della presidente uscente Marta Cartabia, è stato eletto ieri a capo della Corte. Per lui nove voti a favore, contro i cinque per Giancarlo Coraggio e un solo voto per Giuliano Amato. Il mandato sarà molto breve: appena tre mesi, perché da Costituzione un giudice costituzionale non può restare in carica più di nove anni e lui ha giurato nel dicembre 2011. «Non nascondo le criticità – ha spiegato in conferenza stampa dopo l’elezione – nel breve tempo cercherò di portare avanti tutti i progetti cominciati». Il manifesto per questi mesi è chiaro.
«La Corte deve leggere la coscienza sociale: quando vede emerso un nuovo diritto, questo entra automaticamente tra gli inviolabili» ha spiegato. E sul referendum di domenica e lunedì prossimo ha lanciato un sintentico, ma chiaro monito: «Il taglio va completato con altri provvedimenti». Il faro sarà la «collegialità», in nome della quale Morelli ha nominato Amato e Coraggio suoi vice, con quest’ultimo che, spiega, «al 99,99% sarà il prossimo presidente». Forse un modo per far rientrare le divisioni, che lui comunque nega, con sei giudici che hanno votato per candidati che potevano durare di più. In passato, poi, ci sono state polemiche sui “benefici” dei presidenti, ottenuti anche dopo brevi mandati.
Oggi, però, non c’è più l’auto blu e l’indennità extra scatta dopo dieci mesi di presidenza. Figura importante, comunque, quella di Morelli. Da assistente di studio alla Corte Costituzionale, negli anni ‘70 ha partecipato a un’istruttoria del processo Lockheed. Nel 2008, poi, da magistrato di Cassazione è stato estensore della storica sentenza su Eluana Englaro, dando il via libera al distacco dell’alimentazione artificiale, come voleva la ragazza. Alla Consulta, dal 2011, ha redatto 184 decisioni, tra cui quella che nel 2012 ha “salvato” la legge sull’aborto o quella sul metodo Stamina. È stato infine relatore della sentenza che ha mantenuto il superamento dell’articolo 18 e di quella recente sulle pensioni troppo basse degli invalidi.
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