Conte al Senato sul Coronavirus: “Confronto più intenso con opposizioni”. Renzi: “Serve commissione inchiesta”

Dopo l’intervento di ieri pomeriggio alla Camera, questa mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è rivolto al Senato per la sua informativa sull’emergenza Coronavirus. Un discorso che si è aperto con un lungo applauso di Palazzo Madama in onore dei morti dovuti all’epidemia.

Poi Conte, dopo il discorso di ieri alla Camera, ha ragguagliato i senatori: “La nostra battaglia non conosce confini. La nostra macchina organizzativa è rivolta all’emergenza al nord, ma anche al centro e al Sud” le parole del premier. Che sul nuovo decreto, dal almeno 25 miliardi da varare per aprire, ha confermato la volontà di dialogo con l’opposizione: “Darei mandato al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, di elaborare un percorso di più intenso confronto per acquisire le puntali valutazioni delle opposizioni”. 

Maggior collaborazione interna, dunque, ma anche maggior collaborazione a livello europeo: ieri il premier con una lettera firmata e inviata alla Ue aveva sostenuto la creazione dei “coronabond” per sostenere gli sforzi dei Paesi colpiti dall’epidemia.   “Questa è una battaglia che si vince tutti insieme altrimenti si rischia di perdere. Ribadirò questa posizione nella videoconferenza G20 che avremo a breve e poi al Consiglio europeo” le parole del Presidente.

Sull’entità del decreto di aprile Conte ha confermato:  “Contiamo di pervenire a un intervento con stanziamenti aggiuntivi non inferiori ai 25 miliardi già stanziati. Consentiteci di lavorare ancora, vorremmo potenziare ancora di più questo intervento. In definitiva vorremmo offrire a famiglie, imprese e lavoratori stanziamenti aggiuntivi per una totale non inferiore ai 50 miliardi di euro”.

RENZI: “BENE CONTE, MA 50 MILIARDI NON BASTANO” – Intervenendo in Aula l’ex premier Matteo Renzi ha chiesto al governo che vengano riaperte “librerie, come le edicole, perché curano l’anima”. Dal leader di Italia Viva inoltre la proposta di una “commissione di inchiesta dopo l’estate, dopo la ripresa”, per stabilire le responsabilità sui morti. Infine un appello al presidente del Consiglio, quello di seguire le indicazioni dell’ex capo della Bce Draghi: “50 miliardi non bastano, facciamo un unico decreto, non uno al mese. Alle aziende serve liquidità altrimenti dopo avremo un Paese di disoccupati”, ha detto Renzi.

La previsione dell’ex premier è che l’Italia dovrà convivere con il Covid-19 “per i prossimi due anni” ed è per questo che “non non possiamo tenere chiusi in casa gli italiani per questi due anni. Riaprire le aziende è necessario, altrimenti trasformeremo il Paese in una massa sterminata di disoccupati”.

Prima del suo intervento a Palazzo Madama Renzi aveva lodato l’operato di Conte anche a Radio Capital: “Bisogna dargli atto che ha interrotto le dirette su Facebok di Casalino. Ha un compito difficile sulle spalle. Noi possiamo dirgli che siamo a disposizione per lavorare assieme”.

SALVINI CONTINUA CON LA ‘BUFALA CINESE’ – Dal leader della Lega Matteo Salvini sono arrivate nuove dichiarazioni sull’ormai famigerato video sul Coronavirus del Tg Leonardo (il tg scientifico di Rai 3), alimentando così la fake news della creazione dell’attuale Covid-19 in laboratorio. “Se il governo cinese sapeva e ha coperto l’epidemia si è reso colpevole di un crimine ai danni dell’umanità. Non si può far passare per salvatore chi ha contagiato il mondo”, ha detto l’ex ministro dell’Interno parlando a Palazzo Madama.