A due mesi dall’insediamento del governo Draghi, per la maggior parte degli italiani “non c’è una particolare differenza” rispetto al Conte bis. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Swg per La7, secondo il quale il 62% degli intervistati il passaggio della campanella non ha segnato un cambiamento radicale nella gestione del Paese.
I più indifferenti al cambiamento sono gli elettori della Lega. Se proprio si dovesse scegliere tra l’esecutivo dell’ex presidente della Bce e quello dell’ex avvocato del popolo, la maggioranza propende per l’attuale premier: al 21%, con picchi tra leghisti, meloniani e dem, preferiscono Draghi. Il 57% degli elettori del Movimento 5 Stelle ha nostalgia di Conte, sebbene il dato nazionale del confronto collochi il Conte Bis al 17%. Soltanto il 2% degli elettori della Lega ha dichiarato di avere nostalgia del governo giallorosso.
Il campione è stato poi interrogato su alcuni aspetti specifici della gestione del Paese. In molti ambiti – in linea con il giudizio complessivo – è Draghi a spuntarla su Conte: il 46% degli intervistati lo ritiene più adatto a dialogare con gli altri Paesi dell’Unione europea, per il 42% l’attuale premier ha gestito meglio il piano vaccinale e il 40% pensa che il governo sia adesso più coeso.
Draghi piace anche per i suoi “piani per la ripresa economica” e per la “qualità complessiva della squadra di governo”, ma viene battuto da Conte nella “comunicazione con i cittadini”, dove gli intervistati – forse memori delle dirette via streaming dai canali ufficiali social – hanno preferito al 44% l’ex premier. Il futuro leader del M5s convince anche per “misure di contenimento dei contagi” e “erogazione dei ristori per le attività danneggiate”, anche se in questi ultimi due ambiti la maggioranza assoluta del campione (56%) ritiene che non ci sia nessuna differenza.