Conte è caduto ma gli italiani pensano a Rocco Casalino: l’analisi che fa luce sull’ombra del portavoce del Premier

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 27-01-2020 Roma Politica Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta l' esito elezioni regionali all'esterno di Palazzo Chigi Nella foto Giuseppe Conte, Rocco Casalino Photo Roberto Monaldo / LaPresse 27-01-2020 Rome (Italy) Statements by the Prime Minister Giuseppe Conte on regional elections In the pic Giuseppe Conte, Rocco Casalino

L’Italia è nel pieno della pandemia, Conte si dimette ed il pensiero degli internauti è rivolto al suo portavoce Rocco Casalino. L’ingegnere elettronico e giornalista che da tempo segue il premier, ma prim’ancora il Movimento 5 Stelle per tutti coloro che si ricordano la sua attività passata di intraprendere rapporti con la stampa via mail a difesa del suo partito politico, è oramai un obiettivo nazionale.

Come mai si chiedono in molti? Innanzitutto Rocco Casalino è una nomina politica senza un percorso storico nel mondo del giornalismo che l’ha conosciuto come componente del Grande Fratello e non per le sue doti professionali al servizio delle redazioni, ma soprattutto è più volte sembrato invadente, agli occhi di molti italiani, nello spazio mediatico riservato al premier.

Dal 2018 ad oggi, il portavoce del premier ha mantenuto un basso profilo sui social, si è eclissato in favore della sua attività di spin doctor ed il suo profilo Twitter ne è la dimostrazione. Iscritto dal 2011, l’attività di Rocco Casalino è stata davvero “povera” di contenuti. Abbiamo chiesto al data journalist Livio Varriale, di fare un’analisi sull’ex gieffe ed il risultato del suo profilo in sintesi possiamo racchiuderlo in questi numeri.

Iscrizione luglio 2011 e solo 85 tweets all’attivo del profilo Twitter, quindi poco utilizzato, mentre è di ben 195.957 tweets, 1.905.289 like, 532.112 condivisioni, 44.169 citazioni e 245.744 commenti quel volume che negli anni ha popolato il social del cinguettio sull’argomento #casalino.

TREND

Un volume impressionante se consideriamo che si parla di un collaboratore del Premier e non di un politico e nemmeno di un personaggio pubblico. Analizzando il flusso temporale dell’andamento dell’argomento notiamo come fino al 2018 può definirsi il tutto inattivo per poi esplodere nel 2018 complice anche il crollo del ponte di Genova che mise lo stesso Casalino ed il governo GialloVerde in difficoltà per via di un sms che l’assistente del premier inviò alla stampa dove si diceva scocciato per quanto accaduto a Genova perché era un periodo di vacanza.

HASHTAG

Tra gli argomenti di interesse notiamo che #casalino è quello preferito dal pubblico ed il che vuol dire che più volte è stato oggetto di discussione social. Inevitabile la vicinanza di Conte, Movimento cinque stelle e Di Maio. Andando più in fondo però notiamo le macchie della carriera di Casalino. La prima è quella di giuliasarti, alla quale Casalino consiglio di denunciare il suo ex per una questione inerente lo “spionaggio” a basse di sesso con tanto di videoriprese, che poi si è rivelata una azione destituita di ogni fondamento. Segue la questione dei dcpm dove Casalino più volte compariva nella diretta nazionale del Premier, facendo stizzire addetti ai lavori e non. L’hashtag #ferragosto è invece riferito ai fatti di Genova, gravissimi, che ne hanno chiesto piu volte le dimissioni mentre più volte il suo nome è stato associato alla richiesta di dimissioni del Premier.

TOP LIKE

Quelli che hanno preso più like nominando Casalino non l’hanno fatto perché sono stati dolci di sale anzi. Luca Bizzarri nel giugno 2020 si domanda “a questa inquadratura che, ve lo dico perché è il mio mestiere, è studiata APPOSTA per far entrare Casalino nell’inquadratura (è tutta sbilanciata, perché? Lo ha chiesto lui?) non rende tutto clamorosamente, ma clamorosamente, ridicolo?”, mentre tra l’agosto ed il settembre 2018 Paolo Gentiloni e Vittorio Sgarbi hanno colpito il protavoce di Conte sulla spinosa questione del crollo del Ponte Morandi. Chi ha invece fatto enplein contro Casalino scendendo anche sul personale è Matteo Renzi con tre tweets acclamati dal pubblico dove non le manda a dire “Rocco Casalino insiste e dice che io mi devo vergognare. Ha ragione. Ma io non mi vergogno della mia nipotina Maria che ha la sindrome di Down. Mi vergogno del fatto che Rocco Casalino sia portavoce del premier italiano.”

Pierluigi Battista invece si preoccupa da subito su chi gestirà la comunicazione dei DPCM sentenziando “Il provvedimento più drammatico della storia repubblicana affidato alle cure di Rocco Casalino”

LA RETE

Il profilo di Casalino ha 4.000 follower circa e lui stesso segue 33 persone. Chi sono? Facendo un’analisi dei suoi interessi, oltre a figure politiche del movimento come Fico, Conte, DiBattista e DiMaio, spiccano tutti giornalisti e trasmissioni di una certa area politica come Che Tempo che Fa, Ballarò e Piazza Pulita. I giornalisti del Fatto Quotidiano sono in maggioranza per la carta stampata, nonostante l’interesse anche per Riotta, Severgnini e de Bortoli. Saviano è il suo scrittore preferito mentre Burioni il suo virologo di fiducia. Il pubblico che ha menzionato il suo profilo invece è composto da quattordicimila persone.

CONCLUSIONI

Nonostante il silenzio social intrapreso da Casalino, il portavoce del Premier figura tra i pensieri degli italiani. Tirato in ballo molto spesso dai pezzi grossi del consenso social, rende di lui il portavoce più chiacchierato della storia d’Italia. Chi più di lui in qualità di semplice portavoce? Si domanda Varriale, ma oltre alla campagna aggressiva nei suoi confronti, bisognerebbe capire anche quale beneficio possa aver portato a Giuseppe Conte, amico di tutti che si appresta ad andare al conte ter e forse sarà costretto, almeno questa volta, a lasciare a casa il suo fido portavoce per risolvere i problemi degli italiani. Sarà anche antipatico, ma farlo entrare in tendenza e metterlo al centro di una crisi di governo per una indiscrezione rivelatasi infondata, rende davvero la misura del dibattito politico in Italia.