Tutti contro tutti nel M5S
Conte e Grillo, nervi tesi sul limite dei due mandati: veto di Beppe, i ‘big’ vogliono eliminarlo
Al centro di due fuochi incrociati. Giuseppe Conte è ‘solo’ leader in pectore del Movimento 5 Stelle, la sua incoronazione ufficiale potrà arrivare solo nelle prossime settimane col voto online degli iscritti, ma l’ex premier è già alle prese con posizioni interne che vanno in direzioni opposte.
Ma il problema è che una delle parti è Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento. Il comico genovese, secondo retroscena, ha incontrato ieri nella sua villa di Marina di Bibbona lo stesso Conte, poi apparso in tv su La7 a diMartedì. L’avvocato pugliese si sarebbe recato da Grillo illustrargli la stesura del nuovo Statuto e della Carta dei valori M5s, i documenti rifondativi del Movimento che nei prossimi giorni verranno votati dagli iscritti al Movimento.
Un incontro in cui Grillo avrebbe ribadito il ‘no’ secco a qualsiasi ipotesi di cancellazione del limite dei due mandati elettivi. Una autentica mazzata per i tanti big del Movimento che, in teoria, al termine dell’attuale legislatura nel 2023 si ritroverebbero fuori dal Parlamento.
Conte da parte sua ha provato più volte a rimandare la questione, spiegando che il nodo del terzo mandato “non sarà nello Statuto”.
Ma la guerra intestina è anche all’interno degli stessi gruppi parlamentari pentastellati. La linea di Beppe Grillo trova favorevoli gli eletti alla prima legislatura. “Beppe è da sempre lungimirante e ora è necessario tenere la barra dritta sull’inderogabilità di alcuni principi. Il ricambio generazionale e il divieto di concertazione di potere sono valori non rinviabili ad un codice etico post statuto, l’etica non sia in secondo piano”, dicono fonti parlamentari della ‘nuova guardia’ all’AdnKronos.
Secondo Francesco Berti, deputato alla prima legislatura, “la priorità riorganizzare il M5S sui territori e fare rete con i consiglieri eletti. Il tema del doppio mandato va affrontato in tempo utile per le prossime elezioni, ma il vero tema è come valorizzare le competenze interne del M5S indipendentemente dal secondo o terzo mandato”.
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