La rottura
Conte stampella di Meloni, in vigilanza Rai tradisce Schlein. Pd infuriato: “Su contratto di servizio difesi loro emendamenti”

Ritorna l’asse Conte-centrodestra. L’ex premier, così come spesso raccontato dal Riformista in questi mesi, continua a spiazzare l’alleato Pd. “Di notte tratta e di giorno fa opposizione: l’ex premier da flagello della maggioranza a stampella di Meloni” titolava il 17 maggio scorso il nostro sito. Oggi in commissione di Vigilanza i grillini hanno votato con la maggioranza scatenando la delusione dem e testimoniando, se ancora ve ne fosse bisogno, l’importanza del consigliere Alessandro Di Majo (M5S) per la stabilità del cda della tv di stato.
Si votava sul contratto di servizio Rai e insieme alla maggioranza ecco arrivare anche il voto grillino contro i “no” di Pd e Italia Viva. Azione di Calenda si è astenuta. “Nonostante il lavoro apprezzabile dei relatori non è stato possibile trovare una sintesi finale. Nessuna delle proposte più qualificanti di Italia Viva è stata accolta”, ha detto Maria Elena Boschi, vicepresidente della vigilanza Rai, annunciando il voto contrario di Iv. “Non ha trovato una attenzione specifica la pluralità della nostra società così come la valorizzazione del ruolo delle donne – spiega -: dalla richiesta di maggiore spazio per lo sport femminile al linguaggio di genere, nulla di efficace sulla trasparenza dei compensi e degli appalti esterni, nulla sui principi di valorizzazione delle competenze interne all’azienda o sulla verifica dell’esecuzione degli obblighi contrattuali da parte della Rai e delle sanzioni laddove ci siano inadempienze” ha proseguito Boschi.
Spiazzato, some spesso capita, il Pd. “Per la prima volta in commissione di Vigilanza Rai, la minoranza non firma il parere della maggioranza. Il senatore Nicita, relatore di minoranza, ha rimesso il mandato perché ciò che è rimasto fuori dal parere pesa di più di ciò che è stato accolto negli emendamenti sul lavoro, sul rispetto delle diversità, sulla qualificazione del pluralismo, sul monitoraggio, su giovani e minori. L’unica forza di opposizione che ha votato con la maggioranza di destra è il Movimento cinque stelle”. Così i parlamentari Pd in commissione Vigilanza Rai. “Non sta a noi giudicare le legittime scelte politiche dei 5S o farci domande su ciò che le ha animate. Ma è inaccettabile che si faccia disinformazione, perché il tema del giornalismo d’inchiesta stava già nella bozza dei relatori a luglio e non era più un tema di discussione. Oggi vi erano oltre 200 emendamenti che parlavano di discriminazione, disinformazione, orientamento sessuale, inclusione multiculturale e multietnica, valorizzazione del lavoro in Rai, minoranze linguistiche, monitoraggio, misurazione pluralismo, controllo, conflitti di interesse. Molti erano anche dei 5S e ci è toccato, nella dichiarazione finale di voto, dover difendere gli emendamenti dei 5S al posto loro. Siamo colpiti. Non si era mai visto una forza politica votare con così tanta convinzione ed entusiasmo un atto che escludeva la maggior parte delle sue proposte”, hanno concluso i parlamentari del Pd.
Immediata la difesa dei Contiani: “Sul contratto di servizio della Rai il M5S ha ottenuto tutto ciò che di significativo ha chiesto, a partire dalla difesa del giornalismo d’inchiesta. Per questo, in Commissione di Vigilanza, abbiamo votato convintamente a favore, valutando nel merito il testo. Il parere che abbiamo votato oggi ha infatti migliorato in maniera evidentissima il contratto ricevuto dalla Rai e dal ministro Urso. Il Pd, invece, è apparso quantomeno confuso: prima ha concordato il testo con la maggioranza, poi – con una piroetta finale – si è sfilato, protestando. Non accettiamo nessuna lezione dal Pd, la smettano con questi giochini”. Così fonti del Movimento 5 Stelle. “Prendiamo invece atto – proseguono – che il Pd si ritrova unito a Italia Viva in questa singolare protesta, senza dimenticare che nel 2015 l’allora segretario dem Matteo Renzi introdusse una riforma della governance Rai per occuparla ancora meglio, in modo più scientifico. Oggi, invece, il Pd protesta per qualche strapuntino perso? Almeno ci risparmiassero l’ipocrisia”
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