Copilot e un tasto per l’intelligenza artificiale: la sfida di Microsoft

Microsoft, dopo il suo imponente investimento in OpenAI, rilancia nel mondo ancora in definizione degli assistenti basati sull’intelligenza artificiale le sue nuove due armi: una nuova applicazione per smartphone e un nuovo tasto sui nuovi computer Windows. La app per smartphone Copilot, che utilizza il sofisticato modello linguistico GPT-4 di OpenAI, è già stata scaricata da 1,5 milioni di utenti e si distingue per la sua capacità di integrarsi ai servizi dell’ecosistema di Microsoft e parallelamente usare il potere creativo di DALL·E 3, offrendo così funzioni avanzate come la creazione di immagini personalizzate. Tuttavia, il successo di Copilot dipenderà non solo dalle sue capacità tecniche, ma anche dalla sua capacità di integrarsi armoniosamente nella vita quotidiana degli utenti e di offrire un valore aggiunto rispetto ai concorrenti già affermati.

Contemporaneamente l’azienda di Redmond si getta anche nelle implementazioni “fisiche” della IA nei dispositivi, annunciando l’introduzione di un tasto dedicato agli assistenti sui PC Windows dal 2024, un tentativo audace di Microsoft di ritagliarsi una posizione di rilievo in un settore che vede l’alleato-competitor OpenAI in prima linea con il prodotto ChatGPT.
Microsoft cerca di conquistare quote e utenti per i servizi degli assistenti AI e, da un punto di vista strategico, la scelta di un tasto Copilot nelle future tastiere dei PC Windows potrebbe rivelarsi un colpo di genio o un azzardo: se da un lato questo potrebbe facilitare l’accesso all’assistente IA e rendere l’interazione più immediata, dall’altro resta da vedere se gli utenti percepiranno questo come un miglioramento significativo o semplicemente come un’aggiunta ridondante.

Microsoft non è sicuramente l’unica azienda ad aver compreso il potenziale di un mercato – quello degli assistenti basati su AI – che può divenire il punto di entrata degli utenti a prodotti e servizi, con un potenziale di business miliardario, un potenziale che non sfugge né a Google, né ad Amazon e Apple, che arriveranno presto nell’arena con prodotti e servizi simili. Copilot ha certamente il potenziale per rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, ma solo il tempo dirà se riuscirà a trasformare questo potenziale in una leadership di mercato.