Il torneo
La Coppa Davis entra nel vivo, in Italia sale l’attesa grazie alla speranza chiamata Jannik Sinner
“Anche qui è lecito sognare” ha dichiarato il presidente del Coni Malagò in merito alla partecipazione del team italiano alla Coppa Davis
La Coppa Davis entra nel vivo. Mai come ora, anche in Italia sale l’attesa per una competizione che, complice quel Jannik Sinner che col suo tennis ha fatto letteralmente innamorare mezzo Paese, gli azzurri hanno messo in bacheca una sola volta nelle oltre cento edizioni fin qui organizzate. A Malaga, dove proprio ieri è andato in scena il primo quarto tra il Canada detentore del trofeo e la Finlandia, oggi sarà la volta di Repubblica Ceca-Australia; domani, invece, ecco l’Italia affrontare l’Olanda. Le statistiche precedenti raccontano che le due nazionali si sono incontrate in sette differenti occasioni e che la bandiera tricolore, alla fine, ha sempre sventolato più in alto dell’altra.
La squadra di Volandri alla Coppa Davis
Anche i siti specializzati danno gli azzurri favoriti, con l’ambizione della truppa di Filippo Volandri di balzare in semifinale e, una volta raggiunto l’obiettivo, attendere la vincente di Croazia-Gran Bretagna in programma qualche ora dopo. L’immaginario degli appassionati, ovviamente, non può che andare a un’ipotetica nuova sfida tra Sinner e Novak Djokovic, con l’idea che dopo le Atp Finals di Torino che hanno sorriso all’ultimo atto al serbo, il tennista altoatesino possa avere un’ulteriore motivazione in più da mettere in campo oltre all’ovvio desiderio di battere l’attuale numero uno al mondo. Ormai alle spalle le semifinali dell’anno scorso, gli azzurri vogliono fare un passo oltre. L’attenzione in questo momento è tutta su di loro, con lo Stivale pronto a sostenere i suoi giocatori in un’impresa tutt’altro che semplice da attuare. Non c’è soltanto il più volte citato Sinner, ma anche Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Belelli, ossia gli altri quattro alfieri portati in Spagna da Volandri in mancanza di quel Matteo Berrettini suo malgrado ancora lontano dal tennis che conta.
“È lecito sognare”
Il finale di questo film è tutto da scrivere. Portare alla mente ricordi ormai lontani serve a poco, anche se il successo del 1976 della nazionale di Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli e Nicola Pietrangeli nel ruolo di capitano non giocatore racconta ancora oggi un sogno diventato realtà. L’”anche qui è lecito sognare” dichiarato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, testimonia quanto l’appuntamento di Malaga sia pieno di aspettative; che poi il compagno di squadra Musetti definisca Sinner “punta di diamante” ben tratteggia lo spirito positivo che regna all’interno della nazionale in questo momento. La parola, a questo punto, passa al campo. In Andalusia si giocherà indoor, superficie su cui da ieri a domenica si concentreranno i sogni e le delusioni di Repubblica Ceca, Australia, Serbia, Gran Bretagna, Olanda oltre a quelle di Canada e Finlandia già scese in campo e, naturalmente, dell’Italia. Conteranno i singoli, conterà la forza del collettivo. La Coppa Davis è questa cosa qui. Pochi giorni e il verdetto definitivo sarà emesso.
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